Valorizzare il mondo della cucina al femminile ed abbattere le barriere di genere nel settore. Questa la mission portata avanti da Angela Giordano e Gabriela Damico, le due “lady chef” che amano definirsi “artiste della cucina”, entrambe associate della Federazione Cuochi Italiani e dell’Associazione Cuochi Salernitani.
Una storia, quella delle lady chef, che nasce a Milano nel novembre del 2017, dove si sono conosciute durante un’esperienza lavorativa nella brigata della chef stellata Viviana Varese.
Angela Giordano nasce a Minori: classe 1986, si avvicina al mondo della ristorazione iniziando a lavorare in vari ristoranti in costiera amalfitana, per poi approdare alla pasticceria di Sal De Riso. In seguito, giunge a Milano , al ristorante Alice della chef Viviana Varese una stella Michelin , dove ha modo di conoscere e perfezionare nuove tecniche da abbinare ai suoi sapori tradizionali.
Proprio nel corso dell’esperienza all’ombra della Madonnina conosce Gabriela, classe 96’, diplomata all’istituto alberghiero Panzini di Senigallia, che sin da piccola sente nel sangue la passione della cucina e inizia i suoi primi passi come stagista da Lucio Pompili presso Eataly Roma fino ad arrivare in America presso l’Hyatt Regency di Houston.
Di qui insieme,in una prima fase proprio in Costiera Amalfitana, terra nativa di Angela Giordano: entrambe lavorano alla trattoria storica da Gemma ad Amalfi e a Villa Fraulo a Ravello.
“Da questo momento è nato un progetto che non solo ha come componente principale la cucina, ma anche quello del voler valorizzare e far conoscere il mondo della cucina al femminile. La donna in cucina intesa come colonna portante. Dopo tantissime esperienze, da nord a sud, abbiamo creato un progetto per valorizzare la figura femminile in cucina“, commentano.
Un modo, dunque, per combattere le discriminazioni di genere che, purtroppo, ancora esistono e, anzi, si accentuano in numerosi contesti, specie quando le donne rivestono un ruolo chiave all’interno delle brigate, in un settore che è ancora quasi interamente declinato “al maschile”, specie nei suoi ruoli verticistici.
“Tutte queste difficoltà in cucina aumentano ancora di più quando si ha ruolo principale in brigata – aggiungono Angela e Gabriela – Nonostante tutto abbiamo resistito e tutto questo ci ha unite ancora di più e ci ha spinto a volerne parlare anche attraverso una pagina instagram Lady_chefs_creator dove si toccano tutti i nostri punti fondamentali del progetto. La nostra visione di cucina , vuole essere un’ode che parte dalla tradizione ispirandosi all’arte, al gusto e alla bellezza. Si mangia per puro piacere e ogni piatto deve creare il giusto connubio di tutti i sensi , visto, olfatto udito e tatto per generare un’esperienza culinaria unica”.
“Siamo due donne, un’unica entità – concludono – l’audacia ed il coraggio ci accomuna, grazie alla passione della cucina e alla nostra resilienza siamo arrivate quest’ anno al ristorante La Moressa a Praiano in Costiera Amalfitana“.
Tra le creazioni che certamente le due “lady chef” proporranno nel corso della prossima stagione, ormai alle porte, nel locale dell’Antica Plagianum, tante sono fondate su una materia prima di territorio e, in particolare, espressione del pescato locale, interpretato non senza un tocco personale di creatività.
Ecco, ad esempio, la “Blue Salad”: misticanza, polpo cbt, calamari intagliati, cozze, gamberi rossi, cavolo viola e acqua di cavolo viola con gocce di limone e spugne al nero di seppie e tuille decorative. Un piatto, quest’ultimo, che rappresenta un’insalata di mare rivisitata, rendendo omaggio al blu del mare della
Costiera.
O, ancora, un Cappuccino di ragù di totani alla praianese con crostini di pane aromatizzato all’aglio e spuma di patate al sentore di limone della Costiera.
E, ancora, il Calamaro ispirato a Jackson Pollock: diviene una tavolozza, come appare, ripieno, oltre che della sua testa, anche di prezzemolo, parmigiano , pangrattato e uova, su salsa ciliegino e ricoperto da dripping di salsa pomodorino, nero di seppia, fonduta di caciocavallo e salsa al prezzemolo.