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La ZTL Territoriale è legge: la proposta lanciata nel 2018 dal Sindaco di Amalfi entra nel Codice della Strada

Il sindaco di Amalfi Daniele Milano

Il sindaco di Amalfi, Daniele Milano, aveva lanciato sei anni fa la proposta della ZTL Territoriale che da ieri è stata inserita nel nuovo codice della strada. Di seguito le dichiarazioni del primo cittadino del paese capofila della Divina:

«Sei anni fa lanciavo la proposta di istituire una ZTL Territoriale per ridurre il traffico in Costa d’Amalfi: oggi quell’idea è entrata nel Codice della Strada, con l’approvazione del Parlamento italiano.

Un grande lavoro lungimirante, trasversale, dalle istituzioni locali a quelle nazionali.

Una notizia di enorme importanza per la Costa d’Amalfi da cui parte, in maniera pioneristica, un nuovo modello di gestione sostenibile dei territori e delle destinazioni turistiche che potrà essere utilizzato anche in altre aree del Paese.

Oggi alcuni ringraziamenti sono d’obbligo! 

All’on. Tullio Ferrante, Sottosegretario ai Trasporti, per il determinante lavoro di raccordo e mediazione che ha condotto all’approvazione della norma in Parlamento e all’on. Edmondo Cirielli, Viceministro agli Esteri, per il sostegno offerto in sede governativa.  

Agli on.li Piero De Luca e Imma Vietri, firmatari dell’emendamento che modifica il Codice della Strada e rende così possibile l’istituzione di ZTL extra-urbane nei siti UNESCO, recependo istanze non più rinviabili del territorio. 

Al Presidente della Regione Campania, on.le Vincenzo De Luca e al consigliere regionale Luca Cascone che da subito hanno creduto in questo progetto, finanziando anni fa lo studio di fattibilità e, a maggio di quest’anno, la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica per più di 4 milioni di euro.

Non posso non ricordare l’impegno profuso dal già Prefetto di Salerno, Francesco Russo, che coordinò l’intesa istituzionale tra i 14 sindaci della Costa d’Amalfi con Regione Campania, Provincia di Salerno e ANAS. Così come non si può non ricordare il sostegno dei cittadini che – con una raccolta di 10mila firme – insieme alle locali associazioni ambientaliste ed imprenditoriali, prima, e con Cittaslow Italia poi hanno dato forza a questo iter lungo ed impegnativo.

Ora bisogna guardare avanti! Nel 2025 dovranno essere scritte le regole, completato il progetto e realizzato l’impianto tecnologico, prima di avviare la necessaria fase di test».

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