Eleonora Giorgi, una delle attrici più amate del cinema italiano, ha scelto di condividere apertamente la sua lotta contro il tumore al pancreas. In un’intervista a Vanity Fair, ha raccontato il suo difficile percorso, riflettendo sulla malattia, sull’amore della famiglia e su ciò che conta davvero nella vita.
La scoperta del tumore
La diagnosi è arrivata in modo inaspettato: una tosse anomala ha spinto l’attrice a sottoporsi a una TAC, che ha rivelato la presenza del tumore. “Ho scoperto il tumore grazie a una TAC. Mi sono salvata la vita così”, ha dichiarato Eleonora Giorgi, sottolineando l’importanza della prevenzione.
In questi mesi di lotta, l’attrice ha raccontato di aver incontrato moltissime persone più giovani, anch’esse alle prese con malattie gravi. “Io ho settant’anni e ho avuto una vita piena, di cosa posso lamentarmi? Ma quando vedo trentenni o bambini soffrire, mi si spezza il cuore”, ha confessato.
La forza dell’amore familiare
Uno dei principali sostegni per Eleonora Giorgi è stata la sua famiglia. I figli, Andrea e Paolo, le sono stati accanto, e la malattia ha rafforzato ulteriormente i legami. “C’è un tempo per ogni cosa: oggi è arrivato quello di cogliere tutto l’amore che mi circonda”, ha dichiarato.
L’attrice ha descritto questo periodo come una riscoperta delle cose essenziali della vita: “Mi sono riparata in un bozzolo d’amore. È più vita di quella che avevo prima”. La famiglia, inclusi i matrimoni dei figli, è diventata il centro del suo mondo.
La nuova prospettiva sulla vita
Eleonora Giorgi ha spiegato che la malattia le ha dato una nuova prospettiva: “Quel colpo ha fatto cadere la polvere, la ruggine. È rimasta solo la densità. Le cose inutili sono sparite”. Ha anche rivelato di non voler tornare alla vita di prima: “Se sopravviverò, voglio vivere con l’amore che ho riscoperto, non più con le maschere”.
Il rapporto con il passato
L’attrice ha ripercorso alcuni momenti difficili della sua vita, come il divorzio da Angelo Rizzoli, con cui ha vissuto anni di sofferenza. Ha espresso il desiderio di un confronto postumo: “Se potessi incontrarlo, gli chiederei: perché mi hai bandita dal cinema? Perché mi hai fatto soffrire tanto?”.
Anche il matrimonio con Massimo Ciavarro ha rappresentato una fase importante, ma caratterizzata da scelte che, col tempo, si sono rivelate insostenibili. “Mi mancava il lavoro. Il cinema per me non era vanità, ma artigianato”.