lo debole/bianchi 25/10/2016 Firenze musica Il gruppo musicale dei pooh a firenze firmano copie e fanno foto con i fans nella foto: roby facchinetti,dodi battaglia,red canzian,stefano d'orazio,riccardo fogli lo debole/bianchi 25/10/2016 florence,music the band called pooh vith fans sign copies and take picture in the pic:roby facchinetti,dodi battaglia,red canzian,riccardo fogli,stefano d'orazio
Stefano D’Orazio è stata una delle colonne della musica italiana. Con i Pooh ha scritto canzoni che sono entrate di diritto nella storia della musica.
La sua scomparsa ha stravolto la vita della moglie e della sua famiglia. Sono milioni gli italiani che lo ricordano con grande affetto.
Ripercorriamo le tappe principali della sua vita privata e professionale.
Stefano D’Orazio è nato a Roma il 12 settembre 1948 e sin dagli anni del liceo inizia a suonare la batteria in un gruppo.
Dopo alcune esperienze musicali fece la comparsa in vari film a Cinecittà grazie all’intercessione dell’attore Marcello di Falco.
Successivamente, fa parte prima dei The Planets, poi del gruppo Pataxo and the Others e infine de Il Punto, con il quale collabora alla colonna sonora del film Ettore lo fusto, da cui viene estratto un 45 giri.
L’8 settembre 1971 entra a far parte dei Pooh, in seguito all’uscita di Valerio Negrini. La prima canzone interpretata da solista nei concerti dal vivo è stata Tutto alle tre, ereditata dal suo predecessore Negrini.
Dal 1975 si affianca a Valerio Negrini come paroliere, in quanto firma il testo di Eleonora mia madre, inclusa nell’lp Un po’ del nostro tempo migliore e, nel successivo Forse ancora poesia, firma il testo di Peter jr.
A partire dal 1981, con Buona fortuna, da lui scritta per l’omonimo album insieme a Lascia che sia, propone agli altri membri dei Pooh di cantare in ogni disco almeno un pezzo a quattro voci alternate.
Nel 1985 scrive e interpreta il brano Se c’è un posto nel tuo cuore, incluso nell’album Asia non Asia, che rimarrà negli anni la canzone più significativa di questo disco e che viene puntualmente riproposta live: si tratta della prima canzone dei Pooh, tra quelle registrate in studio, interpretata interamente da Stefano.
Nel 1997 scrive il testo e interpreta la canzone Brava la vita, contenuta nella raccolta The Best of Pooh, insieme agli altri componenti del gruppo.
Il 30 settembre 2009 D’Orazio lascia i Pooh, dopo un tour di 38 date conclusosi a Milano e dopo un’ultima canzone inedita cantata a quattro voci, Ancora una notte insieme, contenuta nella raccolta omonima.
Nel 2015 rientra nel gruppo per la commemorazione del cinquantennale, in occasione del quale scrive gli ultimi suoi tre testi per il gruppo: Tante storie fa, Le cose che vorrei, Ancora una canzone.
Contemporaneamente ai Pooh affianca la sua carriera da solista e, in seguito alla fuoriuscita dai Pooh decide di dedicarsi alla scrittura dei musical.
Nel febbraio 2010 annuncia l’uscita di Aladin, musical da lui scritto e per il quale i suoi tre ex colleghi (Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian) compongono le musiche.
Dal 27 marzo al 29 maggio 2010 è giudice nella terza edizione del programma Ti lascio una canzone, presentato da Antonella Clerici.
Sempre nel 2010 scrive i testi italiani del musical Mamma Mia su richiesta degli ABBA; e il musical Pinocchio di Saverio Marconi, di cui D’Orazio scrive i testi con Valerio Negrini. Nel dicembre 2011 lavora su W Zorro, con le musiche di Roby Facchinetti, che esordisce al Teatro Sistina di Roma.
Nell’estate 2013 affianca nuovamente Saverio Marconi, in questo caso nella scrittura del musical Cercasi Cenerentola, rivisitazione in chiave moderna della nota favola scritta dai Fratelli Grimm.
Nel 2017 scrive i testi delle canzoni Inseguendo la mia vita e Arianna per l’album Insieme, di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli.
Nel frattempo scrive due romanzi e, con Stefano Cenci, scrive delle canzoni per una commedia di Maurizio Micheli.
Tutti questi progetti sarebbero dovuti uscire nel 2020 ma, a causa della pandemia di COVID-19, è costretto a rimandarli tutti a data da destinarsi.
A marzo 2020, durante la pandemia di COVID-19, scrive il testo del singolo Rinascerò rinascerai, di Roby Facchinetti.
Il 12 settembre 2017, giorno del suo sessantanovesimo compleanno, sposò con rito civile la compagna Tiziana Giardoni, con la quale conviveva dal 2007. Alla cerimonia hanno partecipato oltre 400 invitati.
Non aveva figli, ma ha cresciuto e si considerava a tutti gli effetti padre di Silvia Di Stefano, figlia di Lena Biolcati.
È morto la sera del 6 novembre 2020, all’età di 72 anni, dopo una settimana di ricovero in ospedale, colpito dal COVID-19.
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