Laura Antonelli, pseudonimo di Laura Antonaz, è stata un’icona del cinema italiano degli anni ’70 e ’80, nota per la sua bellezza straordinaria e le sue interpretazioni memorabili. Esploriamo la sua storia di vita, la carriera, i rapporti personali e la causa della sua morte.

Biografia e inizi della carriera

Laura Antonelli nasce il 28 novembre 1941 a Pola, da genitori Mario Antonaz e Gioconda Bresciani. Dopo la sconfitta italiana nella seconda guerra mondiale e la conseguente perdita dell’Istria, la famiglia Antonelli si trasferisce a Napoli. Laura si diploma presso l’Istituto Vincenzo Cuoco e si trasferisce successivamente a Roma dove lavora come insegnante di educazione fisica.

La sua carriera inizia come insegnante di educazione fisica, ma il suo fascino e la sua bellezza la portano presto nel mondo dello spettacolo, prima come attrice di fotoromanzi e del “Carosello“, e poi nel cinema.

La carriera cinematografica di Laura Antonelli

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All’età di venticinque anni, Antonelli debutta nel cinema con “Le sedicenni” (1966) di Luigi Petrini. La sua bellezza straordinaria la porta ad essere un’icona dell'”erotismo all’italiana”. Diventa famosa grazie a film come “Il merlo maschio” (1971) e “Malizia”, quest’ultimo le frutta un Nastro d’Argento.

Nel corso della sua carriera, Antonelli ha lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani, come Dino Risi e Luchino Visconti, e si è dimostrata in grado di cimentarsi con successo in film più impegnativi come “Passione d’amore” e “La venexiana”. Anche se sono i titoli comici e leggeri quelli che il pubblico ricorda maggiormente, come “Grandi magazzini” o “Rimini Rimini”.

La vita privata di Laura Antonelli

Nel 1965, all’età di 24 anni, Antonelli sposa l’antiquario Enrico Piacentini, ma il matrimonio non dura a lungo e non produce figli. Ha una relazione con l’umorista Mario Marenco e successivamente una storia d’amore di otto anni con l’attore francese Jean-Paul Belmondo.

Le controversie e gli ultimi anni di Laura Antonelli

Nel 1991, la polizia irrompe nell’abitazione di Antonelli e trova della cocaina. Viene condannata per possesso e spaccio e messa agli arresti domiciliari. Tuttavia, nel 2006, la Corte d’Appello italiana le dà ragione, condannando il Ministero della Giustizia a pagarle 108.000 euro di risarcimento.

Durante le riprese di “Malizia 2mila“, Antonelli si sottopone a un intervento di chirurgia estetica, ma in seguito manifesta reazioni avverse che attribuisce al trattamento. La vicenda finisce in tribunale eil processo che ne segue dura tredici anni, concludendosi con il rigetto delle pretese risarcitorie dell’attrice. I presunti effetti delle cure estetiche vengono riconosciuti come dovuti a una malattia chiamata edema di Quincke e non ai trattamenti estetici. Questo episodio la fa precipitare in una profonda depressione, che la porta a essere ricoverata più volte presso il centro d’igiene mentale di Civitavecchia.

La fine della vita di Laura Antonelli

Dopo il ritiro dalle scene, Antonelli vive una vita molto riservata. Gli amici dello spettacolo si mobilitano per ottenere un sostegno in suo favore, appellandosi alla legge Bacchelli, ma lei rifiuta sempre. Nonostante la sua ritrosia, la sua memoria rimane viva nel cuore di tutti coloro che hanno amato il suo lavoro e la sua straordinaria bellezza.

Laura Antonelli muore il 22 giugno 2015, lasciando dietro di sé un’eredità cinematografica indimenticabile. Nonostante le sue battaglie personali e le sue sfide, Laura Antonelli rimarrà per sempre una delle icone più amate del cinema italiano. La causa della sua morte non è stata resa nota al pubblico, ma non si può dimenticare la sua lotta personale e le sfide che ha dovuto affrontare.