Elisa Claps. Una giovanissima ragazza di 16 anni scomparsa e uccisa nel ‘93 a Potenza. A lei è stata dedicato un film che perfino gli stessi sceneggiatori hanno faticato a comprendere la ciò che successe. Uno sguardo alla sua vita, cosa è successo e chi l’ha uccisa.

Elisa Claps, il mistero

Tutto inizia il 12 settembre 1993, quando Elisa, una giovane e serena ragazza, disse a uno dei suoi fratelli maggiori che stava andando in chiesa insieme a un’amica. “Torno per l’ora di pranzo”, promise prima di lasciare la casa.  Quel giorno segnò la scomparsa di Elisa Claps e l’inizio di una drammatica ricerca durata 17 anni.

Concludendosi nel modo più angosciante possibile: il ritrovamento del cadavere di Elisa nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità, la stessa chiesa che frequentava abitualmente.

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L’autopsia rivelò che Elisa Claps era stata uccisa a coltellate. Il suo corpo fu scoperto per pura coincidenza da alcuni operai impegnati in lavori di ristrutturazione del sottotetto, necessari a causa di infiltrazioni d’acqua. Accanto ai resti della giovane scomparsa furono ritrovati anche il suo orologio, gli occhiali, gli orecchini, i sandali e ciò che rimaneva dei suoi abiti.

Chi ha ucciso la giovane 16 enne

Chi poteva aver compiuto un simile atroce delitto ai danni di una giovane così promettente e apparentemente senza nemici? I sospetti si concentrarono immediatamente su Danilo Restivo, l’ultima persona che aveva visto Elisa prima della sua scomparsa. La famiglia Claps, così come la polizia, sospettarono fin dall’inizio che Restivo fosse il colpevole.

Restivo, poco dopo la sparizione di Elisa, si presentò al pronto soccorso coperto di sangue, sostenendo di essere caduto in un cantiere. All’epoca mancavano prove concrete contro di lui, e fu rilasciato. Ma in seguito emersero dettagli inquietanti sul suo comportamento, tra cui molestie telefoniche, spesso con musica inquietante in sottofondo, e un’ossessione per il taglio di ciocche di capelli di giovani donne.

Fu il ritrovamento del corpo di Elisa a inchiodare definitivamente Restivo. L’autopsia rivelò tracce del suo DNA sul corpo senza vita della giovane ragazza. La famiglia Claps avanzò sospetti anche nei confronti del parroco della Santissima Trinità, don Domenico “Mimì” Sabia, accusandolo di aver occultato il cadavere o di averne agevolato l’occultamento. l Iparroco scomparve nel 2008, due anni prima del macabro ritrovamento.

Giustizia per Elisa

Danilo Restivo, l’assassino di Elisa Claps, sconta ora una pena di 30 anni di carcere in Inghilterra, dove si era trasferito in seguito. Nel 2014, Restivo fu condannato in via definitiva per l’omicidio, e allo stesso modo fu riconosciuto colpevole per l’omicidio di Heather Barnett.

Una sarta inglese trovata morta nel bagno di casa sua nel 2002. Dopo 13 anni, il 24 agosto 2023, la Chiesa della Santissima Trinità ha riaperto le porte, lasciando dietro di sé la cupa e angosciosa storia di Elisa Claps, sepolta per 17 anni tra le sue mura.