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Il dottor Antonio Maglio è il padre dello sport paraolimpico italiano, avendo contribuito all’introduzione delle attività sportive per persone disabili.
La sua storia ha ispirato il film A Muso Duro, che andrà in onda questa sera su Rai 1 dopo I Soliti ignoti. Flavio Insinna interpreta il ruolo del protagonista principale nel film diretto da Marco Pontecorvo. Scopriamo dunque la storia vera che ha ispirato il film.
Antonio Maglio è nato a Il Cairo l’8 luglio 1912 ed è morto a Roma il 7 gennaio 1988 all’età di 76 anni.Nel 1935 ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia presso l’università degli studi di Bari.
Successivamente ha seguito gli studi di Ludwing Guttmann, organizzatore dei Giochi di Stoke Mandeville, dove dirigeva un centro lesioni spinali
Nel 1956, Antonio Maglio ha iniziato a portare i suoi pazienti a Stoke Mandeville convincendo Guttmann, a portare i giochi paraolimpici a Roma.
Il grande evento di tenne nel 1960 a Roma, presso il centro sportivo Tre Fontane e nella piscina del Foro Italico. Parteciparono ben 400 atleti paralimpici provenienti da 23 nazioni diverse.
Il dottor Maglio è stato sposato con Maria Stella Calà: la donna ha rivelato che suo marito prese la decisione di dedicarsi al settore della disabilità grazie a due eventi.
Il primo è avvenuto a Palestrina dove il medico, visitando dei ragazzi paralizzati, decise di creare qualcosa di alternativo che potesse sbloccare queste persone.
Il secondo episodio riguarda la morte del figlio di Maglio, nato dal suo primo matrimonio: il bambino morì a sei anni per una meningite.
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Antonio Maglio ha dedicato la sua professione alla riabilitazione delle persone disabili, migliorando le loro aspettative di vita.
Ma non solo, perché il medico ha favorito, in questo modo, anche il loro reinserimento sociale. Il dottor Maglio è considerato il padre dello sport paraolimpico italiano, avendo introdotto l’attività sportiva per le persone disabili.
Così facendo, ha permesso loro di praticare discipline come la scherma, il tiro con l’arco, il nuoto, la pallacanestro l’atletica leggera, e molte altre attività.
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Antonio Maglio è stato anche un dirigente dell’Inail e ha continuato a occuparsi delle terapie di riabilitazione dei soggetti disabili fino agli anni 80.
Nel corso della sua vita si è dedicato alla sperimentazione di nuovi metodi e tecnologie di riabilitazione. Il suo obiettivo principale è stato quello di ridurre la mortalità e migliorare le condizioni di vita delle persone disabili.
Il grande impegno del medico ha consentito a moltissimi atleti paraplegici di gareggiare in numerose competizioni internazionali.
Il 2 giugno 1993 è stata conferita alla vedova di Antonio Maglio l’onorificenza di ufficiale dell’ordine di merito della Repubblica.
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