Quella tra la Regina Vittoria e il suo domestico Abdul è una storia, oltre che vera, fatta di amicizia sincera oltre le differenze di classe.
Un incontro inaspettato: Il Giubileo d’oro
Nel 1887, durante il Giubileo d’oro della regina Vittoria, Abdul Karim, un giovane indiano, ha l’occasione unica di presentarsi alla monarca portandole un dono. La sua genuinità e autenticità catturano immediatamente l’attenzione della regina, che non solo è affascinata dalla sua persona, ma decide di nominarlo suo “Munshi”, ovvero il suo insegnante di lingua Urdu e del Corano. Questo atto, apparentemente semplice, avrebbe suscitato scalpore e tensioni a corte.
La vera storia di Abdul Karim
Nato nel 1863 nei pressi di Jhansi, nel nord dell’India, Abdul aveva un background piuttosto modesto. Suo padre era medico per la cavalleria inglese in India. Abdul aveva acquisito un’educazione solida e aveva lavorato come impiegato in prigioni, contribuendo a creare un legame con l’Inghilterra attraverso la tessitura dei tappeti. Tuttavia, fu la crescente affascinazione della regina Vittoria per l’India che portò Abdul in Inghilterra nel giugno 1887. Non passò molto tempo prima che la Regina riconoscesse il valore e il potenziale di Abdul, elevandolo da semplice maggiordomo a una figura chiave nella sua cerchia intima.
Tensioni a corte
Sebbene la Regina avesse un profondo rispetto e affetto per Abdul, la loro amicizia non era ben vista dai membri della corte e dalla sua stessa famiglia. Molti trovavano inconcepibile che un indiano, non appartenente alla nobiltà, potesse avere un ruolo così prominente nella vita della monarca. Ma la Regina, nonostante le pressioni, difese sempre Abdul, addirittura prendendosi cura di lui quando si ammalò gravemente.
Tuttavia, le tensioni non si limitarono ai soli membri della corte. Abdul, riconoscendo il suo status privilegiato, spesso rivendicava i suoi diritti, causando ulteriori attriti. Vittoria, prevedendo le conseguenze postume del loro legame, assicurò ad Abdul una proprietà e una rendita ad Agra, in India. E quando la Regina morì nel 1901, pur avendo l’onore di dare l’ultimo saluto alla sovrana, Abdul fu allontanato dall’Inghilterra. Tragica fu anche la decisione di Edoardo VII di eliminare ogni traccia della loro corrispondenza, sebbene parte di essa fosse fortunatamente preservata dalla famiglia di Abdul fino al 2010.
L’interpretazione cinematografica di Judi Dench
Il rapporto tra Vittoria e Abdul è stato splendidamente portato sul grande schermo con il film “Vittoria & Abdul” del 2016, con la straordinaria Judi Dench nel ruolo della Regina. Curiosamente, Dench aveva già interpretato Vittoria nel film del 1997 “La mia regina“, in cui si esplorava un altro controverso legame della sovrana, quello con il servo John Brown. Sembrerebbe che Abdul avesse in qualche modo preso il posto di Brown nella vita della regina.
Il film ha ricevuto diverse nomination, mettendo in luce non solo la maestria degli attori, ma anche l’incredibile storia di due persone provenienti da mondi diversi che, contro ogni aspettativa, formarono un legame profondo e significativo.