Il film Le Mans ’66 – La grande sfida è tratto da un’incredibile storia vera fatta di rivalità sportiva e non solo tra Ferrari e Ford.
L’inizio della rivalità: Ford contro Ferrari
Durante gli inizi degli anni ’60, la Ferrari dominava la pista a Le Mans, collezionando vittoria dopo vittoria. Questo predominio non era passato inosservato a Henry Ford II, capo della Ford Motor Company. Ford, che aveva rapporti tesi con Enzo Ferrari, era determinato a sconfiggere il marchio italiano sul campo.
In un momento cruciale, Henry Ford II chiese ai suoi dirigenti una soluzione per risollevare le sorti della compagnia. Fu a questo punto che entrò in scena un giovane manager di nome Shelby, che propose di creare una macchina in grado di vincere la 24 Ore di Le Mans e di sconfiggere la Ferrari.
Ford cercò inizialmente di acquistare direttamente la Ferrari, pensando che la strategia migliore fosse rilevare il nemico. Sebbene inizialmente Enzo Ferrari sembrasse incline a vendere, alla fine cacciò in malo modo i dirigenti della Ford e insultò Henry Ford II, alimentando ulteriormente la rivalità.
La costruzione della macchina vincente
Ford affidò a Shelby l’arduo compito di costruire una macchina che potesse sconfiggere la Ferrari. Durante la 24 Ore di Le Mans del 1966, la tensione era palpabile. Entrambe le case automobilistiche erano determinate a vincere, e non era in gioco solo una singola vittoria.
La Ford, con una pianificazione e realizzazione impeccabili, riuscì a creare delle vetture formidabili, mentre le Ferrari, nonostante fossero potenti, si rivelarono piuttosto fragili durante la gara. Di conseguenza, tutte le Ferrari furono costrette al ritiro.
La mancata vittoria di Ken Miles
Tra le Ford, emergono due personaggi chiave: Ken Miles e Denny Hulme. Nonostante avessero incontrato delle difficoltà all’inizio della gara, il duo era riuscito a prendere la guida. Miles, che aveva contribuito a creare e testare la vettura, ricevette ordini dal box di rallentare per permettere un arrivo in parata delle due Ford GT40. E così fece, ma quando scese dalla vettura alla fine della gara, scoprì con sgomento che la vittoria non era sua.
A causa di una tecnicalità, l’altra vettura Ford, guidata da Chris Amon e Bruce McLaren, fu dichiarata vincitrice, avendo percorso una distanza leggermente maggiore. Fu un duro colpo per Miles, che aveva dato tutto per la gara.
La tragica morte di Ken Miles
Sebbene deluso, Ken Miles rimase ottimista e decise di concentrarsi sulla stagione successiva. Purtroppo, il destino aveva in serbo per lui un tragico scherzo. Solo due mesi dopo Le Mans, il 17 agosto 1966, durante un collaudo sul circuito di Riverside negli Stati Uniti, Miles perse il controllo della sua vettura e si schiantò a una velocità superiore ai 320 chilometri orari. Morì all’istante, in un tragico pomeriggio californiano.