Questa sera andrà in onda su Rai Tre un film documentario che racconta una storia del passato davvero molto interessante. Ci riferiamo a Quei due-Edda e Galeazzo Ciano e alla visione che la regista Wilma Labate ha avuto della loro storia. Ecco dunque la trama del film e la sua vera ispirazione.

Quei due-Edda e Galeazzo Ciano: la trama

La vicende parlano del grande amore nato tra due personalità che nel passato hanno sicuramente fatto parlare di loro. Parliamo ovviamente di Edda Mussolini e di colui che diventerà suo marito ovvero Galeazzo Ciano.

I due non sono diventati famosi a seguito di azioni e scelte che hanno compiuto in prima persona ma per via del loro nome e del ceto sociale di appartenenza. E’ proprio questo fattore che ha permesso loro di condurre una vita agiata ma, nonostante questo, non sono mancati i drammi e le difficoltà interne ed esterne alla coppia.

Ad impreziosire il tutto e a rendere più veritieri i fattori raccontati, il clima ricostruito all’interno degli Studi di Cinecittà. Per non parlare poi del fatto che sono stati presi dei cimeli originali appartenenti alle due figure storiche. Esistono infatti dei diari appartenenti alla donna e delle vecchie interviste che entrambi avevano rilasciato nel passato.

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A che cosa si ispira Quei due-Edda e Galeazzo Ciano?

Ovviamente i fatti raccontati nel film si ispirano a delle vicende realmente accadute in quanto Edda e Galeazzo Ciano sono due personaggi storici che sono esistiti realmente. Edda Ciano, nata Mussolini, era la Contessa di Cortellazzo e Buccari.

La donna, nata nel 1910, era la figlia di Benito Mussolini e di Rachele Guidi. Nel bel mezzo della guerra la giovane Edda si distinse per i grandi atti di umanità che portò a termine, in quanto passò molto del suo tempo ad assistere i feriti in qualità di crocerossina. Questo le permise di ottenere una medaglia al valore.

Edda Ciano ha dovuto assistere a diverse cose nella vita, tra cui le vicissitudini che hanno coinvolto il padre e l’uccisione del marito. Nonostante la sofferenza ha poi trascorso una vita all’insegna della tranquillità, spegnendosi nel 1995.

Galeazzo Ciano invece, nacque a Livorno nel 1903 e per molto tempo è stato un politico davvero influente in Italia ma anche all’estero. Dopo gli studi il ragazzo aveva deciso di tentare la strada del giornalismo, ma alla fine optò per la carriera politica.

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Nel 1930 si innamora e sposa la figlia di Benito Mussolini, Edda, con la quale si trasferì poi a Shangai per esercitare il suo incarico di console. E’ stato poi Ministro della Stampa, Pilota di caccia bombardieri e infine Ministro degli affari esteri. Negli anni 40 però lui, la moglie e i loro figli vennero allontanati dalla patria  e Ciano venne arrestato.

L’11 gennaio l’uomo venne fucilato presso il poligono di tiro di Verona. In quel momento pronunciò un discorso che passò alla storia, nel quale ha ribadito, rivolgendosi ai suoi figli, come stesse accettando il suo destino senza paura. L’uomo non morì sul colpo e fu per questo che i tedeschi deciso di colpirlo ancora due volte alla testa.