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L’arte cinematografica non è solo vedere un film per trascorrere qualche ora lieta, ma conoscere storie, culture e passato. Le pellicole che hanno fatto la storia del cinema, vincitori di diversi premi oscar, hanno contribuito al progresso culturale.
Nel 2018 è uscito nelle sale cinematografiche “Green Book”, che ha vinto poi 3 oscar, ma non tutti sanno che è tratto da una storia vera.
Un film appassionante, che parla di temi razziali nel 1960, ma anche di amicizia, scelte di vita alternative e di come si possa poi crescere a livello umano oltre che personale.
La vera storia di Green Book è la biografia, parziale ovviamente, di Frank Anthony Vallelonga, italo americano.
Intorno agli anni del 1960, Frank Anthony Vallelonga, nel film chiamato Tony Lip, lavorava come buttafuori in un locale a Ney York che venne chiuso. Per sbarcare il lunario decise di accettare un lavoro come tutto fare di un pianista afroamericano, Don Shirley, che stava avendo successo proprio in quegli anni.
Il pianista era già “escluso” dagli altri afroamericani perché non suonava e non cantava musica della propria etnia di appartenenza. Tuttavia aveva un buon pubblico, tanto che doveva rispettare dei concerti in tutta l’America.
Nelle tappe dei luoghi dove si tenevano le sue esibizioni erano ancora in vigore le leggi di segregazione razziale. Infatti il buttafuori è dovuto intervenire in diverse situazioni di pericolo e di violenza diretta al pianista.
Naturalmente nel film e nella vita reale, ci sono stati molti momenti in cui si sono evidenziati i cambiamenti culturali dei due, perché entrambi sono cambiati. Da un lato vediamo che Frank Anthony Vallelonga ha iniziato a capire l’assurdità del razzismo, essendo lui cresciuto con questa idea. Dall’altro lato anche Don Shirley, afroamericano razzista contro il mondo dei bianchi, comprende che la diversità consiste in una paura che viene spesso imposta.
Dobbiamo sottolineare che nel film, ci sono alcune scene “romanzate” poiché le immagini dovevano esprimere esattamente quello che c’era scritto nel libro. In linea generale la pellicola di Green Book rispetta molto la reale storia della vita di Frank Anthony Vallelonga.
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Per Green Book ci sono state diverse critiche pesanti perché esso è stato molto “crudo” in tante sequenze. Solo che vorremmo anche noi dire la nostra.
Un film non deve essere solo una pellicola divertente e negare quello che è stato il passato. Dagli errori del passato si potrà costruire il futuro. Sappiamo tutti che la violenza e il razzismo, in tutte le sue forme, sono macchiati di situazioni orribili ed è per questo che il pubblico ha apprezzato Green Book.
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In fondo è stato, nel 2018, uno dei pochi film con record di incassi. Lo stesso Frank Anthony Vallelonga da dichiarato: siamo contenti degli Oscar, ma ancora di più di com’è stato accetto e compreso il film dal pubblico di tutto il mondo.
Con queste parole terminiamo la storia di Green Book, con il consiglio di andare a vederlo!
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