L’amore nei confronti degli animali dovrebbe essere uno dei principi fondamentali che ispirano le nostre azioni. Ma purtroppo non sempre accade così, perché c’è anche chi crudelmente non si prende cura di essi e li abbandona alla sofferenza.
È proprio quello che è successo nel caso di Mika, un cucciolo di cane che è stato abbandonato brutalmente nel sottobosco di una fattoria. Una storia molto triste, anche se per fortuna il pelosetto ha trovato chi è stato disposto ad aiutarlo. Ma raccontiamo come sono andati i fatti dall’inizio.
Mika malato viene gettato via
Il cane Mika soffre di una patologia neurologica ed è stato trovato in condizioni davvero incredibili. Il suo proprietario, evidentemente, non si è curato affatto di aiutarlo, ma lo ha gettato via nei pressi di una fattoria.
Se non fossero intervenuti i volontari, il povero cane sarebbe morto nel peggiore dei modi. Infatti è intervenuta la protezione animali, perché alcuni passanti hanno fatto una segnalazione attirati dai lamenti del povero animale.
Un volontario ha trovato Mika in condizioni pietose. Era un piccolo cucciolo che si lamentava per il dolore. Come si può essere così indifferenti di fronte a tanta sofferenza? Per fortuna i volontari lo hanno preso con sé e adesso, con le dovute cure, il pelosetto si sta riprendendo, pur avendo rischiato la morte.
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Ancora non è totalmente fuori pericolo, anche perché è stata riscontrata anche un’infezione e i veterinari hanno visto che ha una frattura al collo. Non si sa come si sia procurato questa frattura, forse nell’atto dell’abbandono Mika è stato lanciato dall’alto o da un’auto in corsa.
Alla ricerca del colpevole che ha abbandonato Mika
I volontari non sono rimasti di certo a guardare e non solo hanno portato con loro il cagnolino per prestargli le dovute cure e per salvarlo da una morte certa. Hanno fatto di più, però, perché attraverso i canali social dell’associazione animalista hanno diffuso un appello per trovare il colpevole che ha fatto soffrire così tanto il cagnolino.
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I volontari chiedono aiuto nel caso in cui qualcuno avesse visto qualcosa o sappia dare delle informazioni in più per trovare chi è stato il responsabile di un’azione così brutale.
Hanno detto a chiare lettere che chi tace su una situazione del genere può essere considerato colpevole quanto chi l’ha commessa. Adesso Mika continua a lottare per la sua vita, ma ha ritrovato la speranza di guarire e un giorno sicuramente potrà essere felice.