Saverio Barone è il protagonista de Il Cacciatore. Il magistrato che ha lottato contro la mafia è esistito veramente anche se con un altro nome.

Andiamo a scoprire la sua storia e soprattutto chi è l’uomo che ha ispirato questo personaggio.

Il Cacciatore: trama

Le vicende di Saverio Barone, un giovane PM intenzionato a fare carriera, che nei primi anni Novanta diventa il protagonista della “caccia” ai mafiosi; nella stagione immediatamente successiva alle stragi di Capaci e Via D’Amelio.

Dopo essere riuscito ad arrestare Leoluca Bagarella; dopo una lunga caccia riesce a prendere i fratelli Giovanni ed Enzo Salvatore Brusca, responsabili della morte di Giovanni Falcone e del piccolo Giuseppe Di Matteo, mettendo nel mirino Bernardo Provenzano.

La storia vera di Saverio Barone: a chi è ispirato e chi è nella realtà

Alfonso Sabella è il magistrato che ha ispirato il personaggio di Saverio Barone.

Iniziò la carriera come avvocato, poi entrò in magistratura nel 1989, anno in cui incontrò il procuratore aggiunto di Palermo Giovanni Falcone e decise di impegnarsi sul fronte antimafia.

Lavorò alla procura di Termini Imerese fino al 1993, poi da quella data come Pubblico Ministero nella procura di Palermo nel pool antimafia guidato da Gian Carlo Caselli.

Nel 1999 viene distaccato al ministero di Giustizia come magistrato di collegamento con la Commissione parlamentare antimafia.

Durante il G8 di Genova del luglio 2001 fu a capo del servizio ispettivo del DAP del Ministero della giustizia e responsabile delle carceri provvisorie di Bolzaneto e San Giuliano, nelle quali ci furono gravi violazioni dei diritti umani che portarono alla tortura dei detenuti.

Successivamente a causa di contrasti con il direttore del DAP Giovanni Tinebra, Sabella fu rimosso dal suo incarico dal ministro della giustizia Roberto Castelli. Dal 2005 ha prestato servizio alla procura di Firenze ed è stato giudice al tribunale di Roma.

Durante gli anni trascorsi alla procura antimafia di Palermo diretta da Gian Carlo Caselli; le forze dell’ordine arrestarono decine di mafiosi tra cui Leoluca Bagarella, Giovanni ed Enzo Brusca; Pietro Aglieri, Nino Mangano, Vito Vitale, Mico Farinella, Cosimo Lo Nigro, Carlo Greco e Pasquale Cuntrera.