Questa sera, 13 aprile 2022, Rai Uno ha deciso di regalare ai propri telespettatori una pellicola di grande valore. Stiamo parlando del film The best of enemies, in Italia noto come Migliori Nemici.

Ecco di che cosa parla la pellicola del 2019 di Robin Bissell e quale storia vera si cela dietro alle vicende del film.

Migliori nemici: la trama del film

La storia è ambientata nel 1971, quando in una città della Carolina del Nord è in corso la segregazione razziale. Gli uomini di colore sono spesso emarginati e derisi dai bianchi, i quali non riescono ad accettarli.

L’evento più drammatico avviene quando una scuola elementare per bambini di colore viene incendiata e i superstiti devono essere integrati in una scuola americana.

Ecco quindi che emergono le difficoltà di integrazione tra le due comunità, tanto che la politica decide di intervenire per bloccare questa nuova fusione. Per fortuna, la popolazione di colore non rimane ferma a guardare e cerca di aggregarsi al fine di trovare propri rappresentanti nel Senato.

Un esperto verrà quindi contattato da un’attivista di colore e insieme inizieranno a collaborare per garantire il raggiungimento dei diritti umani alla comunità.

I colpi di scena non mancano e, alla fine, la comunità verrà pienamente accettata dalla cittadina americana. Ovviamente lo sdegno da parte di coloro che non erano favorevoli al progetto non si fa attendere, ma si tratta comunque di un importante passo in avanti.

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Il film Migliori nemici è ispirato a una storia vera?

Il film The best of enemies è basato sulla storia vera che ha visto come protagonista l’attivista Ann Atwater. La donna ha combattuto duramente affinché i diritti della comunità di colore venissero pienamente riconosciuti dall’America degli anni 70.

Si è inoltre ritrovata a dover condurre uno scontro in prima persona contro il leader del Ku Klux Klan C.P Ellis. Questo è restio nel favorire l’integrazione fra le due comunità, osteggiando moltissimo la popolazione afroamericana.

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Tutti sappiamo che l’associazione del Ku Klux Klan si è macchiata di crimini atroci nel corso della storia, architettando incendi e massacri ai danni della popolazione di colore.

Il film, quindi, offre al pubblico la possbilità di vivere sulla propria pelle quello che queste persone hanno passato durante il periodo della segregazione razziale. Purtroppo ancora oggi, il razzismo è una componente che attanaglia moltissimo la società umana.

Nonostante il progresso infatti, sono ancora troppe le discriminazioni che vengono replicate con cadenza quotidiana. Questo non migliorerà fino a quando gli uomini non capiranno che “diverso” non è sinonimo di inferiore, ma piuttosto di arricchimento culturale.