L’uomo che vide l’infinito è un film che ha riscosso grande successo in tutto il mondo ed è tratto da una storia vera.

Il racconto svela tutti i segreti della vita di Srinivasa Ramanujan, un matematico indiano diventato un vero e proprio genio.

L’uomo che vide l’infinito: trama

Il film è ambientato nel 1912 a Madras nell’India coloniale. Srinivasa Ramanujan è un giovane indiano in cerca di lavoro. Si mette in mostra per le sue incredibili capacità di calcolo.

I suoi superiori gli consigliano di inviare i suoi lavori ad alcuni professori di Cambridge: Baker, Hobson e Hardy. L’ultimo, al ricevere la lettera, è tanto impressionato dal contenuto da credere che si tratti di uno scherzo del collega Littlewood.

Quando scopre che la lettera è veramente proveniente da un impiegato indiano senza conoscenze accademiche, decide di invitarlo in Inghilterra per lavorare al Trinity College di Cambridge.

Ramanujan, nonostante la difficoltà della situazione familiare per via di una madre troppo tradizionalista e della moglie Janaki fresca di nozze, decide di accettare.

Una volta a Cambridge però Ramanujan si trova di fronte a un metodo di lavoro che non gli è familiare. La situazione peggiora ulteriormente allo scoppio della prima guerra mondiale. Hardy e l’amico e collega Bertrand Russell sono fortemente contrari alla guerra e inevitabilmente Ramanujan si trova schierato dalla loro parte.

Nonostante le difficoltà Hardy lo tratta sempre con burbero affetto e la loro collaborazione porta a risultati tanto buoni in campo matematico che Ramanujan viene nominato docente a Cambridge e membro della Royal Society.

La sua permanenza a Cambridge dura solo pochi anni perché a Ramanujan viene diagnosticata la tubercolosi.

La storia vera de L’uomo che vide l’infinito

Come detto L’uomo che vide l’infinito è ispirato a una storia vera. Nel film viene riprodotta proprio la storia di un genio.

Si tratta di Srinivasa Ramanujan che dall’India si fece conoscere in tutto il mondo.

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