In prima serata su Rai Uno andrà in onda un film dedicato alla vita dell’atleta Paolo Pizzo. La Stoccata Vincente, un avvincente storia tratta dall’omonimo libro, tratta delle sfide della sua vita sia a livello professionale che personale. Oltre alla sua bravura ha dovuto, fin da bambino scontrarsi con un brutto male: un tumore al cervello.
Tratta del suo viaggio verso la vittoria del campionato mondiale e come sia riuscito a vincere la malattia. Il protagonista sarà interpretato da Alessandro Vallese, e suo padre Piero Pizzo da Flavio Insinna. Diamo uno sguardo alla vita del padre.
La Stoccata Vincente, la storia di Piero Pizzo
Una storia che non solo racconta di come Paolo sia riuscito a diventare un atleta di successo, ma anche della sua vittoria contro la malattia. In tutto questo un ruolo fondamentale lo ha svolto il padre, Piero Pizzo interpretato da Flavio Insinna in La Stoccata Vincente.
Flavio Insinna, noto per la sua carriera di successo come attore e conduttore televisivo, ha confessato l’importanza straordinaria che il ruolo di Piero Pizzo ha avuto per lui e come questo lo abbia spinto a migliorare ulteriormente le sue abilità attoriali già notevoli.
In un’intervista ha dichiaro la sua volontà di mettersi in gioco e di dare il massimo nella sua interpretazione del personaggio di Piero. Ha intrapreso un percorso di allenamento e formazione per la scherma, da Paolo Pizzo e da altri maestri. Per rafforzare e dare ancora di più nel ruolo che gli è stato affidato.
Ha raccontato di come ogni volta sul set, avesse cercato di cogliere ogni minima sfaccettatura di Piero Pizzo. Un mix di emozioni ed esperienza che vaga tra sofferenza, dedizione ma sopratutto di amore.
Attualmente non sono disponibili maggiori informazioni riguardante la reale vita di Piero, oltre a quelle legate al film. Non ci resta che scoprirle in prima serata il 24 settembre, sulla RAI.
Paolo Pizzo, Campione oltre al set ma nella vita
Flavio Insinna, che interpreta il padre del giovane Paolo ha confessato quanto sia profondo il messaggio di questo film. Per lui rappresenta una visione diversa di coloro che hanno scelto di combattere e vincere la malattia.
Confessa di aver conosciuto il giovane Pizzo molto prima delle riprese cinematografiche, il quale gli ha espresso un concetto fondamentale.
Pizzo confessa di non essere soltanto un campione mondiale della scherma, ma un campione della vita perché è stato curato ed ha vinto.