Questa sera su Rai1 sarà trasmesso il film La stagione della caccia – C’era una volta Vigata. Andiamo a scoprire se è ispirato a una storia vera.
Il film è tratto dall’omonimo libro scritto dall’indimenticato Andrea Camilleri, una delle penne più importanti della storia della letteratura contemporanea.
La stagione della caccia – C’era una volta Vigata: trama
Ritorna l’immaginifico mondo di Vigata, nato dalla magica penna di Andrea Camilleri, che vede nel cast Francesco Scianna, Miriam Dalmazio, Tommaso Ragno, Ninni Bruschetta, Giorgio Marchesi, Alessio Vassallo e la partecipazione di Donatella Finocchiaro.
Una lunga serie di morti apparentemente accidentali sconvolgono la famiglia Peluso, una nobile stirpe di proprietari terrieri ormai in odore di decadenza.
La ricchissima e potente casata viene progressivamente e misteriosamente decimata con un’impressionante successione di morti che ricorda molto quella delle prede in una battuta di caccia. Una mattanza che curiosamente inizia con l’arrivo a Vigata del giovane farmacista, Fofò La Matina, figlio del “camperi” dei marchesi Peluso.
La stagione della caccia: storia vera
La stagione della caccia, come detto in precedenza, è un film che nasce dall’omonima opera di Camilleri.
Nonostante la location sia la sua Vigata che anche se non esiste nella realtà è ispirata a luoghi reali, la storia è frutto della fantasia dell’autore.
In un’intervista rilasciata a Repubblica Francesco Scianna, che interpreta il farmacista Fofò, ha raccontato a suo modo la pellicola.
“La bellezza del personaggio è che si muove in un mondo irrazionale. Lo sforzo è stato quello di non giudicare quello che stava facendo. Ho provato a capire i suoi traumi e le sue ferite. All’inizio è spettatore di quello che la vita gli mette davanti, poi prova quasi un senso di onnipotenza“.