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È la prima volta che la NASA cercherà di deviare un asteroide attraverso una sonda. Si tratta più specificamente della missione Dart, che è rivolta a deviare la direzione dell’asteroide Dimorphos, evento che avverrà proprio tra oggi, 26 settembre, e domani, 27 settembre 2022.
I misteri dell’universo sono tanti e abbiamo visto come nel corso degli anni l’uomo si avvicina sempre di più a delle operazioni che vogliono proiettarlo direttamente nello spazio. Ma che cosa comporta la missione Dart della NASA? Cerchiamo di capirlo più nei dettagli.
Attraverso una sonda, per la prima volta, come abbiamo già specificato, la NASA cercherà di colpire l’asteroide Dimorphos, prevedendo una velocità di azione di 24.000 chilometri orari. Anche altre volte abbiamo assistito al fatto che degli asteroidi potessero rappresentare dei pericoli per il nostro pianeta.
Questa volta invece si tratta di qualcosa di differente, perché la Terra non è a rischio. Tuttavia la NASA ha deciso di portare avanti un test. Dovrebbe essere una missione molto importante, perché in questo modo si cercherà di capire se sia possibile intervenire anche in altri momenti in cui eventuali asteroidi dovessero minacciare il nostro pianeta.
Gli esperti stanno utilizzando una particolare telecamera che è a bordo della sonda, in modo da avere la possibilità di seguire l’asteroide e monitorarlo costantemente. Il satellite così potrà indirizzare la traiettoria di Dimorphos perché il tutto sarà realizzato attraverso un impatto che avverrà in maniera automatica, senza che ci possa essere alcun intervento da parte degli uomini.
Un’operazione affascinante, che ci fa comprendere più da vicino come possano essere davvero tanti gli interventi umani nell’universo.
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Ma di che cosa stiamo parlando esattamente quando ci riferiamo a Dimorphos? Si tratta di una piccola luna che ruota intorno ad un asteroide di dimensioni più grandi, che si chiama Didymos. Quindi possiamo ben dire che entrambi i corpi celesti formano un asteroide binario.
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La missione che vuole compiere la NASA non comporterà alcun pericolo per la Terra, visto che i due asteroidi si trovano ad oltre 10 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta. Nel frattempo Didymos potrà continuare a mantenere il suo moto intorno al Sole senza variazioni, mentre l’orbita di Dimorphos verrà spostata leggermente, ma abbastanza da poter essere misurata.
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