Si era parlato dell’argomento per diverso tempo e adesso l’evento che ha avuto luogo nello spazio è successo veramente. Stiamo parlando dello scontro tra la sonda Dart della NASA e l’asteroide Dimorphos, che è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, quando nel nostro Paese erano le 01:14.
Un evento di grande portata, sicuramente storico, per comprendere il quale dobbiamo ancora attendere un po’ di tempo, per fare in modo che gli scienziati possano analizzare tutti i dettagli e le informazioni raccolte.
L’esperimento per modificare l’orbita dell’asteroide
L’obiettivo era, come tutti gli appassionati sapranno, quello di tentare di modificare l’orbita dell’asteroide. Naturalmente non si tratta di un asteroide che rappresenta un pericolo per il nostro pianeta, ma più che altro l’operazione messa a punto dalla NASA deve intendersi come un vero e proprio esperimento, con l’obiettivo di studiare come si possano compiere degli eventi di questo tipo eventualmente in futuro.
Nel corso dei prossimi mesi e dei prossimi anni saranno effettuate delle analisi attraverso i dati raccolti dagli esperti, ma intanto arrivano già delle immagini davvero incredibili e dei dettagli molto interessanti, che testimoniano il modo in cui è avvenuto l’impatto tra la sonda e l’asteroide.
Le immagini scattate dal mini satellite italiano
Lo scontro tra la sonda Dart lanciata dalla NASA e l’asteroide in questione è avvenuto con una velocità di 6,7 chilometri al secondo. Di grande importanza è stato il piccolo satellite LiciaCube, che è stato messo a punto in Italia da un’azienda di Torino proprio per l’Agenzia Spaziale Italiana.
Questi mini satellite, che ha un peso di 14 chili, ha avuto il compito di fotografare ciò che è successo alla sonda e all’asteroide, avvicinandosi a Dimorphos, ad una distanza di 50 chilometri, e scattando delle immagini in un periodo di tempo di 10 minuti, con una velocità massima di 7 chilometri orari.
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Il mini satellite LiciaCube ha cercato per tutto il tempo di mantenere nell’obiettivo proprio l’asteroide.
Il CEO dell’azienda torinese Argotec, che ha realizzato LiciaCube, David Avino, ha spiegato che il satellite ha scattato più o meno 620 foto, proprio come era stato previsto in fase di progettazione. Il successo è stato registrato nel momento in cui il satellite è stato riattivato dopo il lungo viaggio nello spazio.
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La prima foto scattata dal satellite è arrivata alle 4:23 di martedì e si è trattato di un evento davvero emozionante. Un risultato davvero interessante, che comunque non era scontato, secondo le dichiarazioni che sono state rese.