La fiction turca La ragazza e l’ufficiale ha appassionato milioni di italiani ed è inutile dire di quanto sia stata apprezzata fino a questo momento. Da sempre vi diciamo che la storia di ispira ad una realmente esistita, ma vediamo insieme le differenze tra realtà e finzione.

La storia nella realtà de La ragazza e l’ufficiale

Come vi abbiamo già accennato più e più volte, la storia narrata nella fiction La ragazza e l’ufficiale si basa sul romanzo della scrittrice Nermin Bezmen. A sua volta, quest’ultima si è ispirata alla vera storia di suo nonno Kurt Seyt. Ebbene sì, avete capito bene. Il protagonista della fiction è un uomo esistito veramente ed era il nonno di Nermin.

Grazie a questo rapporto tra i due, la scrittrice è riuscita a fare trapelare la vera storia, con sentimenti ed emozioni annesse. Inoltre, grazie all’aiuto di Nermin, la storia ha potuto godere di tutti quei dettagli che altrimenti non sarebbero emersi. Dettagli che riguardavano suo nonno Seyt e il suo grande amore Sura. Chiaramente, in tutta questa storia c’è sicuramente la grande sofferenza vissuta da sua nonna Murvet, la donna che ha deciso di sposare Seyt.

Differenze tra fiction e realtà

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Una prima e significativa differenza de La ragazza e l’ufficiale tra fiction e realtà, riguarda il dopo dei protagonisti. Nella fiction indie protsgonisti si lasciano e ognuno prende la propria strada. Da quel momento, i due protagonisti vivono la propria vita senza sapere nulla l’uno dell’altra. La realtà è stata leggermente diversa.

Infatti, Seyt ha sposato Murvet ma nonostante questo ha continuato a scambiarsi delle lettere con Sura per molto tempo dopo il matrimonio. Ad ogni modo, dopo qualche anno anche Sura ha saputo voltare pagina e si è sposata con un altro uomo. Tuttavia, Nermin ha ammesso che il nonno insieme a Murvet ha trascorso degli anni molto felici quindi non si può parlare di rimpianto per Sura.

Una cosa che non viene raccontata nella fiction è il suicidio di Seyt. L’uomo infatti, durante un viaggio di lavoro in Europa, contrae la tubercolosi. Vedendo le sue condizioni peggiorare giorno dopo giorno, decide di togliersi la vita nel 1945. Inizialmente, non prese sul serio la malattia e questo gli costò molto caro poiché le sue condizioni peggiorarono.

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