Una pagina di storia è stata scritta nel calcio giovanile dalla Polisportiva Tramonti, che ha trionfato al 3° Torneo Città di Praia a Mare, superando in finale l’Udinese, blasonata società professionistica, con il punteggio di 1-0 nella categoria 2015. Un risultato straordinario per una piccola scuola calcio della Costiera Amalfitana, capace di imporsi su avversari di caratura nazionale.

La Polisportiva ha partecipato al torneo con tre categorie: 2014, 2015 e 2016. I risultati parlano da soli: primo posto per i 2015, primo posto per i 2014 – con una netta vittoria per 5-0 contro la Soccer Arintha, affiliata con il Bari – e terzo posto per i 2016, al loro primo impegno lontano da casa.
«È stata un’emozione incredibile vedere i miei bambini piangere lacrime di gioia», ha dichiarato con entusiasmo Mister Raffaele Apicella, responsabile tecnico della Polisportiva. «Siamo andati oltre ogni aspettativa. Un sogno che si realizza grazie al lavoro dello staff, al sostegno delle famiglie e all’impegno di ogni singolo atleta».

Il mister ha voluto ringraziare in particolare Giuseppe Marrazzo, entrato nello staff per il torneo e determinante con la sua esperienza, e Luigi Cuomo, supervisore tecnico dell’Udinese Calcio e amico d’infanzia di Apicella, che ha reso possibile la partecipazione della squadra per tre edizioni consecutive al prestigioso evento.
Un legame profondo e costruttivo quello con Cuomo, che negli ultimi anni ha contribuito alla crescita della scuola calcio tramontana. Non a caso, lo scorso gennaio il giovane Giovanni Arpino è stato trasferito dalla Polisportiva al Napoli Calcio, coronando il sogno di tanti giovani calciatori.

«Grazie ai risultati ottenuti – ha concluso Apicella – molti dei nostri ragazzi sono ora sotto osservazione da parte dell’Udinese. Sono grato a tutti i bambini che hanno dato il massimo, anche per quelli alla prima esperienza. Sono fiero di ognuno di loro».
Quella di Praia a Mare è stata un’esperienza che resterà per sempre nel cuore dei giovanissimi calciatori, non solo per i successi ottenuti sul campo, ma anche per le emozioni che hanno vissuto, tutti insieme, uniti: come una vera squadra.
