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La più potente esplosione del XXI secolo a causa della natura: è da non credere

È veramente incredibile come sul nostro pianeta accadano degli eventi naturali davvero speciali. È proprio osservando questi eventi che possiamo renderci conto di come la natura sia molto potente.

Proprio per questo dovremmo riflettere molto di più su come sia importante rispettare gli equilibri della natura delicati che vigono sulla Terra, se non vogliamo essere vittime di fenomeni catastrofici. Ma questi avvengono spesso in maniera naturale e possono essere davvero molto distruttivi, come nel caso delle eruzioni vulcaniche.

Qual è la più grande eruzione esplosiva del XXI secolo

Il responsabile di quella che è considerata dagli scienziati la più grande esplosione del XXI secolo è il vulcano sottomarino Unga Tonga-Unga Ha’apai. Di recente l’eruzione di questo vulcano ha distrutto completamente l’isola nella quale si trovava. È stata un’eruzione esplosiva davvero incredibile.

Infatti dall’eruzione sono venuti fuori tantissimi detriti e materiali piroclastici che sono stati sparsi per chilometri. L’onda d’urto generata dall’eruzione è stata avvertita dalle Filippine al Giappone.

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Un’eruzione che si manifesta soltanto raramente in un secolo

Sull’esplosione del vulcano di cui stiamo parlando hanno fatto una ricerca gli scienziati dell’Università di Grenoble, applicando uno specifico algoritmo per valutare l’indice di esplosività.

Sono giunti alla conclusione che l’esplosione di questo vulcano indica un tipo di eruzione che si manifesta soltanto una o due volte nell’arco di un secolo.

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Gli esperti ritengono che l’eruzione di questo vulcano con i suoi effetti possa essere considerata 500 volte più potente di una bomba atomica. Questo succederebbe perché il vulcano è localizzato sott’acqua.

La massima potenza dell’onda d’urto viene considerata anche per quanto riguarda gli tsunami che ne derivano. Gli scienziati hanno riferito che un’attività esplosiva così potente non possa fare riferimento a sistemi di monitoraggio di tipo standard, nemmeno se facciamo il paragone con gli altri tipi di eruzioni, perché i calcoli che si devono fare in tempo reale sono davvero molto complessi.

Gianluca Rini

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