La morte di Luigi Tenco, uno dei cantautori più amati e controversi della musica italiana, è avvolta in un alone di mistero e tristezza. Quella tragica notte del 27 gennaio 1967, durante il Festival di Sanremo, segna uno dei momenti più bui nella storia della musica italiana, e il coinvolgimento di Mike Bongiorno nell’annuncio ufficiale della tragedia ha reso la vicenda ancora più drammatica.
La performance al Festival di Sanremo 1967
Luigi Tenco partecipava al Festival di Sanremo 1967 con la canzone “Ciao amore, ciao”, un brano che affrontava i temi dell’emigrazione e della difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo. La sua esibizione, però, non riuscì a conquistare il pubblico e la giuria, che preferirono altre canzoni, come “Io tu e le rose”.
Mike Bongiorno, che conduceva il Festival insieme a Renata Mauro, rimase scioccato dalla notizia che seguì l’esibizione di Tenco. Dopo la sua performance, il cantautore si ritirò nella sua stanza d’albergo, la numero 219 del Savoy Hotel. Fu lì che, poche ore dopo, venne trovato senza vita.
Le ultime ore di Luigi Tenco
Dopo la sua esibizione, Luigi Tenco tornò nella sua stanza, dove fece due telefonate. La prima fu a Ennio Melis, capo della RCA, senza però ricevere risposta. La seconda telefonata, invece, fu con Valeria, sua presunta fidanzata dal 1964. Durante la conversazione, i due parlarono di futuri progetti, tra cui la possibilità di partire insieme per il Kenya il giorno successivo.
Circa un’ora dopo quella telefonata, il corpo di Tenco fu trovato dalla cantante Dalida, sua compagna di esibizione e legata sentimentalmente al cantautore in quel periodo. Il ritrovamento scioccò tutti, e presto si diffuse la notizia di un apparente suicidio.
Il mistero della morte
Il corpo di Luigi Tenco fu ritrovato con un foro di proiettile alla testa, facendo immediatamente pensare a un suicidio. Un mistero circondava la vicenda: nessuno, a quanto pare, sentì il colpo di pistola, il che sollevò dubbi su cosa fosse accaduto realmente quella notte.
Accanto al corpo di Tenco, venne rinvenuto un biglietto scritto a mano, che recitava:
“Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro), ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e a una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.”
Perizie successive confermarono che il biglietto era stato scritto proprio da Tenco, rafforzando l’ipotesi del suicidio. Molti continuarono a mettere in dubbio la versione ufficiale, ipotizzando scommesse clandestine e altre irregolarità legate al Festival di Sanremo.
Il tragico annuncio di Mike Bongiorno
L’annuncio della morte di Luigi Tenco venne affidato a Mike Bongiorno, che si trovò a dover comunicare la notizia al pubblico in un clima di sgomento. Il conduttore, noto per il suo atteggiamento sempre professionale, mostrò in quell’occasione un lato più umano, profondamente colpito dalla tragedia.
Le parole di Mike Bongiorno rimasero scolpite nella memoria degli spettatori e degli addetti ai lavori. La sua compostezza nel dare la terribile notizia sottolineò la gravità dell’evento e contribuì a far sì che quella notte diventasse un momento indimenticabile nella storia della televisione italiana.
Le indagini e la verità sulla morte di Luigi Tenco
Nel corso degli anni, la morte di Luigi Tenco è stata oggetto di numerose indagini e speculazioni. Nel 2005, dopo anni di pressioni da parte del fratello Valentino Tenco e di alcuni media, la salma del cantautore fu riesumata per una nuova autopsia. Anche questo esame confermò la versione ufficiale del suicidio, chiudendo definitivamente il caso nel 2006.
Nonostante le conclusioni delle indagini, la morte di Tenco continua a sollevare dubbi e ipotesi, e molti ancora oggi si chiedono se ci siano stati elementi che non sono mai stati rivelati.