L’inquinamento del mare non è di certo una novità, anzi, da decenni a questa parte le cose sono andate progressivamente peggiorando fino alla creazione di vere e proprie isole di plastica nell’oceano.

Spesso crediamo che questo problema riguardi, appunto, solo gli oceani, ma in realtà questo problema riguarda da vicino anche il nostro mare.

E’ il Parco Marino di Punta Campanella, sulla propria pagina Facebook, a pubblicare delle foto che riguardano proprio da vicino questo problema che riguarda da vicino tutti noi.

Punta Campanella

Punta Campanella: la medusa e la busta di plastica

La bellezza delle meduse e la solita plastica. Con un po’ di ritardo rispetto al solito, sono tornate in gran quantità le meduse nel nostro mare. Di solito arrivano poco dopo l’estate o poco prima.

Ritenute fastidiose e pericolose, sono in realtà organismi molto belli, colorati e affascinanti. E svolgono un ruolo importante nell’ecosistema marino: sono sia prede che predatori. Con la loro presenza sono arrivate anche alcune specie predatorie che erano intente a mangiarle.

Punta Campanella

Ieri, nel monitoraggio dello staff del Parco nella zona de Li Galli, il Parco marino di Punta Campanella ha incontrato molte meduse, alcune di queste, purtroppo intente a mangiare plastica! Il numero è in costante aumento anche a causa degli effetti del riscaldamento del mare.

L’aumento della temperatura del mare e la diminuzione delle precipitazioni dovute ai cambiamenti climatici sono fattori che contribuiscono al riscaldamento del Mar Mediterraneo. Un mare caldo fa sentire le meduse più a loro agio aumentando il loro ciclo vitale, e incoraggia anche la crescita del fitoplancton, il loro alimento principale.

Un altro fattore che influenza il boom delle meduse è la pesca eccessiva; la riduzione dei loro principali predatori, come tonni, granchi, pesci luna o tartarughe per mano dell’uomo, consente loro di riprodursi in modo incontrollabile. Non va dimenticato poi anche il problema dell’inquinamento.