Martedì 14 dicembre va in onda su Rai Uno il film “Sabato, domenica e lunedì”, tratto dalla commedia omonima scritta da Eduardo De Filippo.
L’argomento principale di questa commedia è la mancanza di comunicazione in amore, negli anni precedenti al divorzio in Italia.
Tuttavia, nonostante il finale allegro della commedia, emerge diverse volte la diffidenza dell’autore nei confronti dell’unione matrimoniale, probabilmente per il vissuto personale.
La famiglia Priore e il ragù napoletano
Sabato, domenica e lunedì sono i tre giorni del ragù napoletano: il sabato Il ragù cuoce a fuoco lento “pippiando”, la domenica viene gustato in famiglia e il lunedì si assapora la carne fredda, rimuginando su quanto è accaduto il giorno precedente.
I protagonisti di questa vicenda sono Rosa e Peppino Priore, appartenenti alla borghesia benestante.
Peppino è un commerciante, titolare di un negozio di abbigliamento e i due hanno tre figli: Roberto, che è già sposato, Rocco e Giulianella che vivono ancora in casa.
Gli altri componenti della famiglia sono Antonio, il padre di Rosa, Raffaele e Amelia, detta zia Memè, fratello e sorella di Peppino, e Attilio figlio di Amelia.
La vicenda ha inizio In cucina, dove Rosa sta preparando il tipico ragù napoletano, mentre Peppino si aggira nervosamente per la stanza dicendo la sua su ogni cosa.
La domenica la famiglia è riunita a tavola, con degli ospiti, il ragionier Ianniello e sua moglie Elena.
Donna Rosa indossa un foulard azzurro regalatole appunto dal ragioniere, che non le risparmia certo i complimenti.
Nel frattempo, Peppino si arrabbia insinuando che i due hanno una relazione e Rosa ha un malore.
La famiglia Priore è esistita realmente?
Non si hanno informazioni precise sull’esistenza reale della famiglia Priore.
Quel che è certo è che il lunedì, nella commedia di Eduardo De Filippo, Peppino e Rosa Priore, riflettono su quanto è accaduto il giorno prima, ricordando il grande amore che li ha sempre uniti.