Una torre imponente sovrasta un antico borgo che riporta i visitatori in un passato suggestivo: è un luogo che lascia senza fiato ricco di storia e mistero.
L’Italia è uno scrigno ricco di preziosi tesori custoditi e spesso sconosciuti alla maggioranza. Il turismo si orienta oggi verso la scoperta di luoghi lontani dal tempo, capaci di catturare con la loro magia eterna. Per i visitatori curiosi a caccia di perle nascoste, è interessante scoprire piccole realtà che suscitano emozioni e permettono di fare un tuffo nella storia.
Ne è una perfetta rappresentazione Castel di Ieri. Il paesino è situato a 519 metri sul livello del mare, nella valle Subequana sull’antica via Tiburtina Valeria in Abruzzo. Sorge su un cocuzzolo, sulla cui sommità si erge una maestosa torre che ne è diventata il simbolo.
Si tratta di una Torre quadrangolare che domina il borgo con la sua altezza di ben venti metri. Un edificio massiccio, le cui mura sono spesse circa tre metri, che permette di avere una visione panoramica a 360°. Il Comune della provincia dell’Aquila, fa parte della Comunità Montana Sirentina e conta appena 274 abitanti. Diventa, però, un centro d’interesse per i visitatori, che si possono accostare a ruderi, Chiese e perfino case medioevali, in un viaggio che lascia il segno.
Castel di Ieri, una perla nascosta in Abruzzo: cosa vedere
Un weekend libero può bastare per lanciarsi nell’esplorazione di un piccolo borgo dal grande potenziale come Castel di Ieri. Il Parco Regionale Sirente Velino racchiude nei suoi Comuni un patrimonio di storia e culture, che sono il frutto di una radicata identità territoriale e comunitaria.

Attraversando Castel di Ieri, ci si imbatte nella principale Via Roma, che parte dalla Chiesa Santa Maria in Cielo e giunge a spirale fino alla Chiesa di Santa Croce. Quest’ultima è situata proprio al di sotto della Torre. Le altre vie si snodano a raggiera nel territorio abitato che è protetto dalle mura.
Al di fuori delle mura, si ritrovano abitazioni basse a villetta che sono sorte alla fine dell’Ottocento. La pianura della WCenna è immersa in un’area agricola in prevalenza collinare, sul cui sfondo a nord-ovest si staglia la catena del Monte Sirente. Una visione suggestiva è garantita ai visitatori da questa cornice perfetta per un percorso tra le bellezze storiche e artistiche della cittadina.
Tra questi è possibile imbattersi nei resti di centri fortificati italici, situati sulle alture di Rava Fracide, Rava del Barile e Ara la Serra. Attraversando la strada per Goriano Sicoli, si incontrano invece i templi italico-romani. Tra le Chiese da vedere, anche quelle della Madonna del Soccorso, di Santa Maria di Pietrabona, oltre che di Santa Maria Assunta, edificio del 1555 con il corpo di San Donato.
L’iconica Torre di avvistamento quadrangolare sovrasta il paese, in cui si trova anche una casa medioevale con bifora, portali e affresco in facciata della metà del XV secolo. Ulteriore punto d’interesse è la porta di accesso con arco gotico. Una full immersion in un luogo che porta in sé le tracce di epoche lontane eppure oggi ancora così vicine, grazie alle testimonianze tangibili in esso conservate.
