Ravello e Scala rischiano di rimanere senza caserma dei carabinieri. Una situazione paradossale che va avanti ormai da quasi vent’anni.

L’unica soluzione individuata per garantire agli abitanti della Città della Musica e del comune più antico della Costiera Amalfitana la presenza dei carabinieri è che la caserma venga spostata in un immobile di proprietà della Curia Arcivescovile che al momento non si esprime.

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier, i vertici provinciali dell’Arma dei carabinieri e rappresentanti della Curia di Amalfi-Cava de’ Tirreni.

Il motivo, come detto, la possibilità di spostare la caserma nella frazione di San Cosma. Attualmente la caserma è ubicata in via Costantino Rogadeo ma i proprietari dell’immobile, da diversi decenni hanno chiesto la possibilità di rientrarne in possesso. I carabinieri, quindi, rischiano seriamente di essere sfrattati.

Già nel 2019 ci fu un sopralluogo da parte del colonnello Gianluca Trombetti, accompagnato dall’ex sindaco Salvatore Di Martino, dal comandante della Compagnia di Amalfi, il capitano Umberto D’Angelantonio e dal maresciallo Procolo Chiocca, con l’economo diocesano Don Luigi Colavolpe e Nicola Amato, consigliere delegato della Curia.

Tutto sembrava procedere per il verso giusto verso la definitiva risoluzione della problematica ma a distanza di oltre due anni e mezzo tutto è rimasto fermo.

Siamo giunti alle fasi finali. Il canone è stato anche quantificato – sottolinea il sindaco Paolo Vuilleumier – Non resta che attendere che arrivi il parere positivo da parte della Curia affinchè l’immobile di via San Cosma possa essere utilizzato come caserma“.

La questione è giunta a un bivio e gli abitanti di Ravello e Scala sperano che arrivi il via libera da parte della Curia Arcivescovile. Nell’ipotesi che l’attuale silenzio da parte della Curia si trasformi in un “no” la situazione potrebbe precipitare.

Il problema vero è che in vent’anni l’unica soluzione che è stata portata avanti in maniera concreta è quella dell’immobile in via San Cosma, anche in considerazione degli spazi limitati che caratterizzano la Città della Musica.

A luglio potrebbe arrivare lo sfratto e la caserma di Ravello potrebbe chiudere quindi, quando mancano poco meno di cinque mesi a quella che potrebbe rappresentare una deadline, è necessario che ai cittadini vengano date delle risposte ma soprattutto è fondamentale che gli stessi possano poter contare sul principale presidio di sicurezza pubblica. Sarebbe francamente inimmaginabile che in due comuni di grande rilevanza turistica e non solo, venga meno la presenza dei carabinieri.