La Campania è destinata alla zona rossa. In serata arriverà la firma del ministro della salute Roberto Speranza che certificherà il passaggio di colore della regione.

Ad anticipare la notizia il governatore De Luca che nel suo consueto intervento del venerdì ha sottolineato: “Siamo ormai in zona rossa perché il livello di contagio non si può più reggere. È evidente che bisogna prendere misure eccezionali. Come è del tutto evidente siamo arrivati alla terza ondata in tutta Italia, per la Campania, da oltre una settimana registriamo sui 2.500 nuovi postivi al giorno che significa che dovremo fare il tracciamento dei contatti per almeno 25mila persone è evidente che in queste condizioni diventa impossibile”.

Cambieranno, ovviamente, anche le abitudini dei cittadini campani che dovranno rispettare una serie di regole ancora più stringenti che riportiamo di seguito.

Sospese tutte le attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado nelle zone rosse, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari

In zona rossa è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita e all’interno degli stessi Comuni, salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori in zona rossa è consentito per raggiungere aree non soggette a restrizioni negli spostamenti o nei casi consentiti da necessità.

In zona rossa è consentita in forma individuale, solo nei pressi della propria abitazione e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Sospeso l’accesso a mostre, musei e altri istituti o luoghi di cultura ad eccezione delle biblioteche, i cui servizi sono offerti su prenotazione.

Chiuse tutte le attività commerciali, anche barbieri e parrucchieri, eccetto i negozi di generi alimentari e di prima necessità. L’accesso è limitato a un solo componente per famiglia.

Sospesi i servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri ospiti. È sempre consentita la ristorazione e la vendita di bevande con consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.