Il famoso ballerino Kledi Kariu, che ha conquistato la fama nel 1990 per diventare poi un ballerino di Amici, si è costruito una famiglia. Un anno fa è nato il secondo figlio di nome Grabriel Kadiu, con una gioia enorme da parte dei genitori.
Una gioia che poi si è trasformata perché il neonato, dopo meno di un mese, è stato ricoverato. La terapia intensiva e nessuna comprensione di quale potesse esserne la causa della malattia, ha logorato Kledi.
Storia del figlio di Kledi
L’amore di una madre è in grado di capire dei segnali che perfino ai medici specializzati sfuggono. Tornata a casa, Charlotte Lazzari, moglie di Kledi Kariu, si è occupata del suo piccolo tesoro. Il neonato, in pieno peso forma e dopo aver seguito dei controlli di rito, tanto che l’ospedale lo ha dimesso dopo qualche giorno, sembrava apparentemente normale.
Una notte, mentre la donna si occupava del controllo del piccino, ha improvvisamente notato uno strano movimento. Segnale di allarme per la donna che il giorno dopo non gli ha tolto gli occhi di dosso e dove nuovamente si è ripetuto lo stesso movimento innaturale. A questo punto ha deciso di portare il bambino in ospedale.
Sia Charlotte Lazzari che Kledi Kariu sono rimasti in attesa di avere delle informazioni, per ritrovarsi un dottore che gli ha detto, senza giri di parole, che il neonato era stato ricoverato in urgenza. Durante la visita, al piccolo Gabriel, era stata diagnosticata una leggera febbre. I movimenti incontrollati erano similari alle crisi epilettiche.
Dopo poche ore il neonato è stato spostato in terapia intensiva. Notizie che ha gettato nello sconforto Kledi e ancora d più la moglie. Dopo circa un anno, in un lungo percorso di riabilitazione, trascorso tra ospedali e cambio dei medici, si è venuti a conoscenza di tutto. Il bambino ha la meningoencefalite.
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Un anno tra medici e terapie
Tramite una domanda posta da un fan, il ballerino si è sfogato dicendo che si sa quale sia stata la causa della contrazione del virus della meningoencefalite. Tale malattia colpisce il cervello con un’infiammazione che conduce alla morte oppure a danni permanenti.
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Le meningi aiutano il sistema nervoso poiché sono come una rete di distribuzioni dei comandi e impulsi elettrici del cervello. I neonati sono coloro che vengono colpiti più facilmente poiché privati di un sistema immunitario. La meningoencefalite si sviluppa in ospedali con reparti neonatali sporchi, dove non sono stati sterilizzati gli accessori per bambini, come lettini, ciucci oppure sondini.
Kledi ha lanciato un’accusa velata, vale a dire quella di aver reperito le prove di una responsabilità diretta dell’ospedale dov’è nato il figlio, ma ora la preoccupazione è il recupero delle facoltà mentali del figlio.