Una tappa lunga, un percorso del cuore. È andata in scena ieri la Napoli-Napoli, sesta tappa del Giro d’Italia che ha visto protagonista la Costiera Amalfitana. Partita da piazza del Plebiscito, la carovana rosa è arrivata in Costiera dal Valico di Chiunzi, l’area con maggiore pendenza. I dettagli.
È stata una tappa caratterizzata dall’incertezza quella andata in scena ieri tra le viuzze della Costa d’Amalfi. Un saliscendi di emozioni anestetizzate da un lato per il tempo dall’altro per scelta dei corridori. Nel gruppo, infatti, c’era tanta fatica accumulata nei giorni precedenti.
Un gruppo di testa staccato e poi la carovana. La salita in quel del valico di Chiunzi è stata caratterizzata da una velocità media di 35/40 km/, con tratti di strada asciutta e altra bagnata.
In discesa problemi per il belga Remco Evenepoel, giunto a posta nei giorni precedenti nell’area per valutare le caratteristiche della tappa. Quella di ieri poteva essere una giornata a forte rischio per tanti, parzialmente neutralizzata da quello che è successo nella quinta tappa. I tanti corridori acciaccati hanno provato ad addormentare la Napoli-Napoli.
Giunti a Ravello si è passati sul luogo dell’incidente accorso qualche giorno fa al giovane Nicola Fusco, il 29enne che, mentre guidava il bus turistico dell’azienda di famiglia, è precipitato perdendo la vita e facendo un volo di circa 20 metri.
Ad Atrani il team Ineos-Grenadier stacca tutti, inseguito da Remco Evenepoel e un gruppetto di italiani tra cui il salernitano Vincenzo Albanese. Il giovane però si è dovuto fermare ad Amalfi. È qui che ha accusato alcuni problemi ed ha dovuto attendere l’ammiraglia per i controlli del caso.
Ad Amalfi striscioni e gesti di dissenso hanno fatto da sfondo al Giro. Una protesta pacifica dei manifestanti, che hanno dato le spalle alla gara in segno di disaccordo al passaggio del Giro sulle strade “maledette” della Costiera.
Al bivio di Positano diversi sono stati gli striscioni affissi in segno di polemica dal forum dei giovani di Agerola, tornati su quanto accaduto nei giorni scorsi a Ravello. Affissi in segno di dissenso, per ricordare tragedie che ormai, sempre di più, interessano la comunità costiera.
A vincere la tappa in volata sul lungomare Caracciolo il danese Pedersen. La maglia rosa resta al norvegese Leknessund.
Immagini a cura di Michele Abbagnara.