Continua a tenere banco, a Maiori, la questione legata alla frazione di Erchie ed al passaggio della stessa sotto la municipalità di Cetara. Lo si legge sull’edizione odierna de “La Città” in un articolo a firma di Salvatore Serio.

I cittadini del piccolo borgo hanno, infatti, sottoscritto già due anni fa una petizione per diventare una frazione di Cetara, firmata da tutti gli 87 residenti. Il motivo di tale scelta è abbastanza evidente. Erchie, infatti, si trova a circa un chilometro da Cetara e quasi dieci da Maiori.

Per questo motivo, i residenti per tutti i servizi essenziali, come il medico di base, la farmacia, le poste e la scuola, fanno riferimento al comune guidato dal sindaco Fortunato Della Monica. L’altro ieri, però, nel corso del consiglio comunale di Maiori il sindaco Antonio Capone ha chiarito che non ci sarà alcuna annessione. Un aspetto, quest’ultimo, già evidenziato in occasione della precedente adunanza dell’assise.

Sulla vicenda anche le minoranze hanno incalzato rispetto al fatto che storicamente Erchie è sempre stata ubicata nel territorio di Maiori. Oltre alle vicende politiche, però, c’è da considerare un ulteriore aspetto determinante, ovvero la volontà dei cittadini che vivono in questo piccolo e suggestivo lembo di terra. Offrire servizi dei quali i residenti hanno bisogno è sicuramente più complicato se la restante parte del comune dista 10 km. Gli abitanti di Erchie da sempre hanno chiesto maggiore attenzione a tutte le amministrazioni che si sono succedute a Maiori.

Il primo cittadino di Cetara Fortunato della Monica, che riveste anche il ruolo di presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, in accordo con il sindaco di Maiori, è a lavoro ormai da tempo per rispondere ad alcune delle primarie esigenze dei cittadini: “Ho accolto le richiede dei cittadini di Erchie arrivate all’unanimità – ha dichiarato – Siamo in una fase di valutazione. Credo che possa essere un’evoluzione naturale per il futuro“.

Storicamente Erchie è legata a Maiori ma talvolta la storia e la politica devono lasciare spazio al pragmatismo e alle necessità reali di chi questa terra la vive.

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