Territorio

Stelle Michelin in Costiera Amalfitana. “Cannavacciuolo mi ha detto che la stella non è un traguardo ma solo l’inizio” / L’intervista allo chef Leopoldo Elefante

Una squadra giovane, coesa, che condivide la passione e l’orgoglio di dare voce attraverso la cucina alle eccellenze del territorio. Questa la fotografia che lo chef di “Un Piano nel Cielo” di Casa Angelina Leopoldo Elefante traccia ad Amalfinotizie a poche ore dall’arrivo della stella nel cielo del ristorante praianese, la prima in assoluto nell’Antica Plagianum. Stella, quest’ultima, che insieme alle altre due new entry (Alici di Borgo Santandrea e Bluh Furore del Grand Hotel Furore; le cui brigate sono guidate, rispettivamente, dagli chef Crescenzo Scotti e Vincenzo Russo)

Chef, da tempo Un Piano nel Cielo di Casa Angelina domina tra i papabili ristoranti stellati. Cosa significa pe lei questo riconoscimento?

Ricevere la stella è stata una grande emozione, a coronamento di un percorso iniziato sei anni fa. Con tanta passione, ricerca ed amore siamo arrivati a questo risultato. Ed è un traguardo raggiunto con tutta la mia brigata che sta insieme con me ormai da tempo“.

Lei non è originario della Costa d’Amalfi, come del resto tanti chef che operano nella Divina. Qual è il valore aggiunto del lavorare in questo contesto?

Sono originario di Gragnano: lavorare nella Divina significa andare in una valle feconda, dove oggi, avendo conquistato la prima stella noi, insieme agli altri che l’hanno conseguita, forse rappresentiamo un patrimonio immenso. Cannavacciuolo mi ha detto che non è un traguardo ma soltanto l’inizio: andare avanti e mantenerla, stare sempre un passo avanti agli altri non è e non sarà facile. Del resto, siamo in Costiera, dove si cerca la perfezione e non ci si accontenta facilmente“.

Quanto è importante la materia prima in un contesto come quello della Costiera?

Ho la fortuna di lavorare in un grande hotel che mi consente di lavorare con la miglior materia prima possibile. Ho tre pescatori che mi forniscono il pescato. Ho un terreno, ho un giardino, ho un orto con vasche alla francese in cui pianto tutte le verdure che mi serviranno per i mesi di marzo, aprile e maggio, tra cui, per fare qualche esempio, i broccoli bianchi e la cicoria“.

Quale il piatto che maggiormente la rappresenta?

Il piatto che rappresenta me e.. al tempo stesso la Costiera Amalfitana è il tagliolino con gamberi, agrumi ed aneto, ma anche e soprattutto la pasta mista con totani e patate: ogni giorno un pescatore di Praiano mi porta i totani rossi iniziando da maggio e  fino a settembre“.

Andrea Bignardi

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