Promuovere un uso sicuro e positivo della rete e delle tecnologie digitali, educare i ragazzi ad una cultura di uso consapevole e responsabile dei dispositivi informatici, prevenire l’insorgenza di condotte penalmente rilevanti e contrastare i reati derivanti dalle attività di cyberbullismo e pedopornografia in rete: questi alcuni dei principali temi al centro del convegno “Racconti di e-policy: un’opportunità per la scuola”, organizzato dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Pantaleone Comite” di Maiori, con il supporto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Save the Children e di Generazioni Connesse, alla presenza di sindaci e dirigenti scolastici del territorio.
Convegno, quest’ultimo, che ha visto il ruolo chiave, nell’organizzazione e nell’articolazione degli interventi, della dott.ssa Elvira D’Amato, consigliere comunale di minoranza, già Vicequestore aggiunto e responsabile del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online.
Dottoressa D’Amato, quella di oggi è stata una giornata ricca di testimonianze e contributi da parte di attori che, a vario titolo, hanno portato il proprio contributo nel segno della mission ben espressa dall’iniziativa appena conclusasi: quella di educare ad un uso consapevole della rete le nuove generazioni, rendendo le istituzioni scolastiche parte attiva nella prevenzione dell’utilizzo indiscriminato e della conseguente emersione di profili penalmente rilevanti e casi di violenza.
“Le scuole sono entrate in questo circuito virtuoso proposto dal tavolo Generazioni Connesse – Safe Internet Center, del Ministero dell’Istruzione e del Merito, acquisendo il bollino di scuola virtuosa. Questo significa che le scuole hanno inteso prevenire tutti i rischi della rete. Il capitolo successivo è quello di aiutare la scuola che si è resa competente in tal senso a far emergere e fronteggiare i casi di pericolo che sono sommersi, attivando la filiera dell’intervento, fatta di amministrazioni locali, servizi socio-sanitari, forze dell’Ordine, magistratura e quella larga fascia di intermediari che sono la comunità educante, le scuole, i genitori, le famiglie, e tutti coloro che hanno il compito di tutelare i nostri ragazzi. E’ questo che vogliamo intraprendere tutti insieme“.
In un evento che ha avuto come suo destinatario principale il mondo della scuola non si può non fare riferimento al futuro accorpamento del “Comite” al “Marini-Gioia” in base alla recente decisione del Consiglio di Stato.
“La mia visione è quella che la politica che supporta e abbraccia la cittadinanza a sua volta va supportata da una legislazione che sia a supporto del territorio. La dirigenza scolastica ha una responsabilità enorme, assimilabile a quella delle istituzioni. La Costa d’Amalfi è un po’ isolata dal punto di vista morfologico. Ben venga l’accorpamento, ma dovrà tener conto delle esigenze del territorio e, se attuato, dovrà consentire alla dirigenza di muoversi agevolmente sullo stesso“.
Da questo punto di vista, pur nel ruolo di consigliere di minoranza, è d’accordo sul tema con il primo cittadino di Maiori Antonio Capone..
“Sono della stessa opinione nel senso che ogni situazione è a sè, ragion per cui occorre agevolare i contesti, che in Costa d’Amalfi sono morfologicamente complessi. Occorre, dunque, dare alla politica la possibilità di risolvere il problema, dando al tempo stesso al territorio dirigenze scolastiche che possano approcciarsi bene ai problemi del territorio. Siamo, certamente, ancora in corsa: è una partita aperta in cui tutti cercheremo di fare la nostra parte“.