La stella Michelin al “Sensi Restaurant”? Un’emozione unica, senza precedenti un importante passo in avanti di una carriera promettente.
Lo chef Alessandro Tormolino era quasi incredulo, ieri, rispondendo alle prime telefonate di tutti coloro che, da Amalfi e non solo, lo hanno letteralmente inondato di auguri e congratulazioni.
Non è stato soltanto, infatti, il primo cittadino di Amalfi a fare i suoi complimenti allo chef del Sensi Restaurant, ma anche una serie di giornalisti specializzati nell’ambito enogastronomico, come Luciano Pignataro, che ha rilanciato il racconto dell’esperienza presso il “Sensi” pubblicato non molto tempo fa sul suo blog.
Ciò è emblema del fatto che, di certo, quella di Tormolino non è una stella frutto di improvvisazione o colpi di fortuna, ma di un meticoloso lavoro di studio e ricerca, progressivamente sempre più apprezzato da autorevoli critici gastronomici.
Un iter che ha, certamente, incuriosito gli ispettori della “Guida Rossa” che, come da sempre accade, secondo i protocolli, agiscono nel pieno anonimato e valutano in gran segreto l’esperienza culinaria.
La soddisfazione di Tormolino, poche ore dopo che il “Sensi” ha ricevuto il prestigioso riconoscimento, è, in ogni caso, davvero tanta, come emerge da questa breve ma intensa intervista che vi proponiamo.
Chef, non appena ha appreso della stella Michelin, che emozioni ha provato?
“Nel momento in cui ho ricevuto la telefonata del direttore del Sensi è passato, in un attimo, davanti ai miei occhi, tutto il mio percorso professionale, insieme ai grandi sacrifici fatti per acquisire le competenze professionali utili ad arrivare a questo grande risultato. Il sentimento provato non sono riuscito ad individuarlo, ma è stata davvero, come ho anticipato ieri, un’emozione unica“.
Si aspettava che il Sensi entrasse nel firmamento della guida rossa?
“Ho sempre desiderato di far parte dell’Olimpo della cucina ed ho lavorato tanto in tal senso nel corso degli anni“.
Cosa può significare per la città di Amalfi questo riconoscimento che impreziosisce la storia del Sensi Restaurant e la sua carriera personale?
“Sicuramente la presenza di un terzo ristorante stellato ad Amalfi contribuirà a qualificare sempre più l’offerta turistica della città“.
Ma, in fondo, cos’è per lei la cucina?
“Per me la cucina è motivo di vita. Le mie giornate iniziano con un unico pensiero, ovvero sul come affrontare la giornata di lavoro, e come tirare fuori il meglio di me e della mia brigata“.
Qual è il piatto che più la rappresenta e che giudica maggiormente espressivo della stella ricevuta?
“Nonostante le mie origini siano campane, la tipologia di piatto che maggiormente mi rappresenta è il risotto, che, del resto, è protagonista principale dei nostri percorsi di degustazione, e che, quindi, avrà certamente fatto la sua parte anche nel raggiungere questo traguardo“.
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