Una nuova interessante scoperta è quella degli scienziati che hanno intercettato un particolare segnale radio che proverrebbe da una galassia lontana e sconosciuta. Questa galassia sarebbe distante miliardi di anni luce dalla Terra.

È sorprendente riuscire a comprendere di che cosa si tratti, perché potrebbe essere davvero il segnale che indica la presenza di vita extraterrestre, al di fuori degli spazi dell’universo che l’uomo è riuscito ad esplorare. Questo segnale radio è stato descritto come un segnale che batte come un cuore.

Le caratteristiche del segnale radio intercettato

Di solito i segnali radio veloci che arrivano sulla Terra durano soltanto pochissime frazioni di secondo. Invece la particolarità che contraddistingue questo segnale radio intercettato di recente dagli scienziati è rappresentata dal fatto che esso dura mille volte di più della media, circa tre secondi.

Il segnale viene inviato con una certa regolarità, ogni 0,2 secondi circa. È proprio per queste caratteristiche che si rivela particolarmente interessante, perché, oltre all’ipotesi di indicare forme di vita aliene, gli scienziati pensano comunque ad una provenienza da tipi di stelle di neutroni che abbiano dei nuclei particolarmente densi e che si contraddistinguono per una rapida rotazione.

Si può misurare la velocità di espansione dell’universo?

Gli scienziati sono molto entusiasti di questa scoperta, perché pensano che questi segnali potrebbero essere usati per misurare la velocità di espansione dell’universo. I segnali lampo radio veloci sono stati scoperti a partire dal 2007.

Da quell’anno se ne sono intercettati moltissimi altri. In particolare fra il 2018 e il 2020 si sono rivelati i primi segnali lampo veloci che sembravano rientrare proprio in questo schema particolare di cui abbiamo parlato.

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Gli esperti hanno fatto notare che si tratta di un fenomeno insolito, perché questi segnali duravano circa tre secondi e arrivavano con una certa precisione, proprio come un battito cardiaco.

A parlare di ciò che è stato osservato è stato il dottor Daniele Michilli, che ha osservato che non solo si trattava di un segnale molto lungo, della durata, come abbiamo già specificato, di circa tre secondi, ma erano presenti anche dei picchi con una certa periodicità, che erano molto precisi.

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Un segnale che, secondo le indicazioni fornite dagli esperti, era emesso ogni frazione di secondo, proprio come il battito del cuore.

Una rivelazione che, secondo quanto ha spiegato Michilli, dovrebbe portarci a chiederci quali sono le conseguenze, visto che si tratta di un’osservazione mai compiuta in precedenza.