Agropoli, Praiano e Positano sono le tre cittadine della provincia di Salerno nelle quali sono state istituite le zone di protezione e sorveglianza dopo il ritrovamento di tre carcasse di volatili selvatici risultati positivi al virus dell’influenza aviaria.
E’ questo quanto ha stabilito la Regione Campania a seguito del rinvenimento ad Agropoli, Vico Equense e Sorrento dei corpi di tre animali. I cittadini del comune cilentano, dei centri vicini, dei due comuni della Costiera Amalfitana, così come i residenti di diversi paesi del napoletano, dovranno rispettare una serie di regole per evitare rischi per i propri animali e per l’uomo.
Nelle zone di sorveglianza saranno identificate le aziende avicole commerciale e non commerciali, nelle quali dovranno essere adottate delle misure di biosicurezza per il pollame e altri volatili in cattività, compresa la disinfezione nei punti di ingresso e di uscita dei locali in cui vengono tenuti gli animali.
Si tratta di un’operazione estremamente importante anche per tutte le persone che entrano in contatto con gli animali. Una situazione estremamente delicata che è stata accolta con disappunto dai residenti nei comuni interessati, già fortemente provati, così come il resto degli italiani, dalla pandemia.
La sola idea che la popolazione debba affrontare un nuovo virus, seppur conosciuto e studiato, ha messo in allerta i residenti lungo la costa cilentana e quella amalfitana. Bisogna ricordare che il virus dell’influenza aviaria di solito non infetta gli uomini, tuttavia, sono possibili sporadici casi.
L’uomo può infettarsi con il virus dell’aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti, vivi o morti, o con le loro escrezioni. Per evitare qualsiasi rischio nelle zone interessate, compresi i comuni di Agropoli, Praiano e Positano, sarà intensificata la sorveglianza delle popolazioni di uccelli selvatici, in particolare quelli acquatici, e ulteriore monitoraggio degli uccelli morti o ammalati, se necessario con la collaborazione dei cacciatori e dei bird-watcher, denunciando alle autorità competenti il ritrovamento di uccelli morti e procedendo, nella misura del possibile, alla rimozione delle carcasse.
Queste ultime possono diventare il pasto per altri animali e nel caso in cui il volatile morto abbia contratto il virus c’è il rischio che la circolazione dello stesso prosegua. In tal senso saranno effettuate da parte degli enti preposti, nelle zone di protezione e sorveglianza, ispezioni periodiche e documentate di tutte le aziende avicole commerciali e visite mirate delle aziende avicole non commerciali, con priorità per quelle aziende ritenute più a rischio.
La Regione Campania ha inoltre imposto il divieto spostare gli animali per marcati, fiere o manifestazione, di cacciare uccelli escluso il caso in cui ciò sia stato autorizzato dalle autorità competenti per scopi specifici.