Quello che è stato registrato dagli astronomi è un vero e proprio abbraccio cosmico. In particolare si tratta dell’abbraccio nell’universo più stretto tra tutti quelli che sono stati mai osservati. Le protagoniste di questo evento molto particolare sono due stelle.
Gli astri in questione, che sono stati osservati con una ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati su Nature, sono presenti ad una distanza di 3mila anni luce dal nostro pianeta.
L’orbita ravvicinata delle due stelle
Nello specifico le due stelle orbitano una intorno all’altra in un periodo di tempo che corrisponde soltanto a 51 minuti. Negli anni questi numeri subiranno ulteriori modifiche, perché, secondo gli esperti, l’abbraccio diventerà ancora più stretto.
Le stelle, infatti, nel corso di 70 milioni di anni subiranno dei cambiamenti nell’orbita, che sarà di 18 minuti. Poi si verificherà un’espansione e i due oggetti si allontaneranno.
Questa coppia di stelle è conosciuta con il nome di ZTF J1813+4251. Una di queste stelle è simile al Sole ed ha delle dimensioni che somigliano molto a quelle di Giove. L’altra stella è, invece, una nana bianca, quindi costituisce il nucleo di una stella che è al termine del suo percorso.
La nana bianca sottrae idrogeno all’altra stella
Una situazione molto particolare quella che si è venuta a creare con queste due stelle, che sono ad una distanza molto stretta. Proprio per questo motivo la nana bianca ha iniziato a strappare della materia all’altra stella.
In pratica la nana bianca continua a sottrarre l’idrogeno dell’atmosfera all’altra stella, lasciando così il nucleo di elio. Infatti la stella con dimensioni più grandi è in una fase di passaggio da una stella composta principalmente di idrogeno ad una con elio.
Gli esperti del MIT hanno individuato questo particolare sistema di stelle, scoprendo l’abbraccio cosmico più ravvicinato mai osservato, osservando all’interno di un insieme composto da più di un miliardo di stelle.
Le immagini ad alta risoluzione di ampie aree
L’obiettivo è quello di mettere in atto degli scatti di aree molto estese dell’universo, avendo a disposizione, grazie agli ultimi strumenti tecnologici proposti dai telescopi, delle immagini ad alta risoluzione.
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In questo modo gli studiosi hanno avuto la possibilità di scoprire nel dettaglio a quanto corrisponde la massa delle due stelle, oltre ad avere delle informazioni in più sul periodo orbitale.
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Una scoperta interessante, che, secondo gli esperti, permette di rispondere a diverse domande che fino a questo momento erano ancora senza una soluzione. Kevin Burdge, alla guida del team di ricerca, ha spiegato anche che sono stati fortunati nell’individuare il sistema di stelle in questione.
