Le province campane si posizionano ancora una volta nelle retrovie della classifica sulla “Qualità della vita” del Sole 24 Ore. L’indagine annuale, giunta alla sua trentacinquesima edizione, analizza il benessere delle province italiane attraverso 90 indicatori suddivisi in sei categorie: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e salute, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.

Napoli fanalino di coda

Napoli scende di una posizione rispetto all’anno scorso, collocandosi al 106° posto su 107, davanti solo a Reggio Calabria. Il capoluogo campano registra dati particolarmente critici per ricchezza e consumi (ultima), giustizia e sicurezza (terzultima) e ambiente e servizi (101ª). Tuttavia, la città mostra segnali positivi per affari e lavoro, dove si classifica al 24° posto grazie a una significativa crescita economica tra il 2017 e il 2022.

Caserta e Salerno in difficoltà

Caserta, 101ª, perde tre posizioni rispetto al 2023. La provincia è tra le ultime per ambiente e servizi e per ondate di calore. Salerno, al 92° posto, subisce un calo di quattro posizioni, con dati negativi sulla qualità della vita per bambini, giovani e anziani.

Le migliori performance di Benevento e Avellino

Le province interne mostrano segnali di ripresa. Benevento si piazza al 76° posto, guadagnando due posizioni. Spicca per giustizia e sicurezza (44ª) e affari e lavoro (49ª), nonostante un punteggio basso per il rischio di ondate di calore (102ª). Ancora meglio fa Avellino, che con un incremento di sei posizioni raggiunge il 73° posto. La provincia si distingue per giustizia e sicurezza (26ª) ma peggiora nella categoria affari e lavoro, dove perde 15 posizioni.