A due giorni dal tragico incidente di Ravello che ha visto la giovane vita di Nicola Fusco spezzarsi mentre era alla guida di un bus granturismo, la macchina della magistratura si è messa in moto per scoprire le cause dell’incidente.
Un aiuto importante in tal senso arriverà dallo studio dei video di due sistemi di videosorveglianza presenti lungo la Strada Provinciale (ex SR 373) Ravello – Castiglione. Video che hanno dato già le prime indicazioni agli inquirenti.
Il bus procedeva a velocità ridotta quando ha imboccato la grande curva a gomito. Il mezzo sarebbe slittato appoggiandosi con la parte anteriore sul muretto di contenimento di 6o cm, muretto che non ha retto all’impatto nonostante la velocità ridotta.
Dopo aver sfondato il muretto il bus è precipitato sulla strada sottostante e poi giù ancora, per finire la sua corsa a ridosso di un immobile. Da quando si apprende dopo una prima visione dei filmati, dunque, non si tratterebbe di imperizia da parte del giovane che conosceva benissimo quel tratto di strada.
Da escludere anche il guasto meccanico mentre una ipotesi ancora più remota sembra essere quella del malore improvviso, vista anche la giovane età della vittima. La salma resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Tanta ancora la rabbia da parte degli abitanti della Costa d’Amalfi che si manifesta soprattutto a mezzo social. I cittadini denunciano la scarsa manutenzione delle strade della Costiera che in molti punti versa in condizioni pessime, dall’asfalto usurato dal tempo ai muretti di contenimento logorati.
Molte, poi, le polemiche relative al passaggio del Giro d’Italia proprio sulla strada della tragedia. Già nel pomeriggio di ieri era stato emesso il nulla osta per lo svolgimento della VI tappa del Giro d’Italia sulla SR ex SS 373“. A dichiararlo durante la giornata di ieri, il consigliere provinciale delegato alla mobilità Carmelo Stanziola.