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Incidente di Furore: si va verso una proroga delle indagini

Incidente barca fiordo di furore

Potrebbero essere prorogati i termini dell’indagine preliminare (in scadenza a fine ottobre) disposta dalla procura di Salerno con lo scopo di fare chiarezza sulle responsabilità della morte della turista americana, Adrienne Vaughan.

La donna è deceduta in seguito alla collisione avvenuta lo scorso 3 Agosto a largo del fiordo di Furore, tra il gozzo su cui era a bordo, guidato da uno skipper di Massa Lubrense, e il veliero Tortuga.

Lo scrive il quotidiano Il Mattino in un articolo a firma di Petronilla Carillo.

 

La prossima settimana sono previsti altri rilievi tecnici a bordo dell’imbarcazione piccola: ed è proprio quest’ultimo elemento a lasciar supporre che, quasi sicuramente, ci sarà un proroga delle indagini.

Nel frattempo, proseguono in modo particolarmente meticoloso i rilievi tecnici disposti dalla procura (diretta dal procuratore capo Giuseppe Borrelli e dal vicario Luigi Alberto Cannavale).

Entrambe le imbarcazioni, infatti, restano ancora sotto sequestro.

La meticolosità delle indagini è strettamente correlata a quella del tecnico incaricato dalla procura, l’ingegnere professor Antonio Scamardella: già consulente tecnico della Procura di Grosseto per l’indagine sul naufragio all’isola del Giglio della Costa Concordia, sta svolgendo perizie combinate.

Contestualmente al lavoro sui due natanti si continua ad indagare anche sui telefoni cellulari dello skipper e della famiglia della vittima. Insieme a lui sono indagati anche gli armatori e gestori della ditta proprietaria dell’imbarcazione.

In seguito alle verifiche della conformità dell’imbarcazione alla normativa vigente, potrebbero essere ridefinite le posizioni degli indagati.

 

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