Incidente in elicottero sulle Alpi, martedì i funerali del ravellese Marco Imperato

Si svolgeranno martedì 17 gennaio, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Morgex – comune della valle d’Aosta occidentale -, i funerali del pilota Marco Imperato. Dissequestrata la salma del giovane nato a Ravello. L’uomo perito a seguito di un disastro aereo sulle Alpi.

Si celebreranno martedì 17 gennaio i funerali del 45enne pilota Marco Imperato. L’uomo è venuto a mancare nel giorno di Capodanno dopo una lunga lotta. Originario di Ravello ma residente in Valle d’Aosta da tempo, lascia la moglie Annalisa e il figlioletto Lorenzo.

La cerimonia si svolgerà martedì alle 10, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Morgex, dove Marco giungerà dalla camera ardente che sarà allestita presso l’eliporto di Courmayeur in Frazione Entrèves, a partire dalle ore 12 e 30 di lunedì 16, laddove parenti e amici potranno porgere l’ultimo saluto.

Elicotterista esperto con circa vent’anni di esperienza nel settore aeronautico, Marco Imperato è cresciuto a Ravello. La moglie Annalisa è originaria di Positano. Formatosi tra l’Italia e gli States, viveva ormai stabilmente con la propria famiglia in Valle d’Aosta, dove operava nel settore del trasporto di materiali.

IL FATTO – Imperato lavorava da circa quattro anni per la Sky Aviation Srl, una realtà aziendale che aveva la sua sede operativa a Cossato, nel biellese, e una base anche in Valle d’Aosta. L’azienda era proprietaria dell’elicottero di cui era ai comandi. Il pilota, al momento dell’impatto, era da solo a bordo del velivolo. Stava trasportando del materiale verso il rifugio “Alfredo Rivetti”, a 2.150 metri di altitudine, nelle Alpi Biellesi.

L’incidente è avvenuto il 23 novembre scorso nelle vicinanze del cimitero di Piedicavallo, al confine tra il Piemonte e la Valle d’Aosta. Sono state aperte due inchieste per accertare le cause della morte.

Il 45enne è deceduto nel reparto di rianimazione del Centro Traumatologico Ortopedico di Torino dov’era ricoverato da trentanove giorni. Complicanze respiratorie avrebbero, purtroppo, compromesso irrimediabilmente il quadro clinico.