Di certo questa notizia ha fatto discutere parecchio nelle ultime ore, in tutto il mondo. Tutto è iniziato quando l’Accademia Polacca delle Scienze ha deciso di includere all’interno della lista delle specie aliene invasive anche i gatti domestici.

Si tratta di un elenco molto particolare, nel quale vengono riportati gli animali che sono in grado di apportare dei danni notevoli alla fauna e all’equilibrio degli ecosistemi locali. Una decisione che ha portato alla reazione da parte di numerosi proprietari di gatti, che hanno portato avanti l’ipotesi, secondo la quale una decisione di questo tipo potrebbe portare ad un aumento dell’abbandono di questi animali, oltre che dei maltrattamenti.

Non si tratta, in realtà, di una novità

Si è trattato sicuramente di una risposta che è stata dettata dall’emotività. In realtà, però, come hanno specificato gli stessi esperti, i motivi dell’inclusione in questo elenco sono molto chiari e riguardano un concetto che già da diverso tempo la scienza ha comunicato e ha voluto sottolineare.

Nello specifico i gatti domestici derivano dal gatto selvatico, poiché sostanzialmente in natura non esistono. Questi felini hanno raggiunto moltissime aree del nostro pianeta, nello specifico proprio dove l’uomo ha avuto l’occasione di vivere abitualmente.

Questo processo ha determinato delle vere e proprie ripercussioni nei confronti degli animali di piccole dimensioni, considerando il fatto che ci sono molte prede dei gatti. Non è certamente una novità, considerando anche che l’apposito gruppo di studio sulle specie invasive presenti sulla Terra dell’IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, ha introdotto i gatti proprio tra le specie aliene maggiormente dannose.

Cosa fare per arginare il fenomeno

L’Accademia Polacca delle Scienze ha messo a punto un comunicato, attraverso il quale si fa riferimento proprio alle origini dei gatti domestici. Secondo quanto dicono gli esperti, da un punto di vista scientifico sulla vicenda, questa specie deve essere considerata in Europa una specie aliena.

Leggi anche: Il 29 giugno è stato il giorno più breve nella storia del nostro pianeta: ecco perché

Secondo quanto affermano gli esperti, i gatti selvatici non danneggerebbero gli equilibri del nostro pianeta, considerando che il numero e la diffusione di questi animali non sarebbero in grado di apportare dei danni.

Insomma, i numeri che riguardano prede e predatori dovrebbero far riflettere. Coloro che spiegano come questo fenomeno sia nella natura di questi animali dovrebbero pensare che in realtà i gatti domestici in natura non esistono, secondo quanto hanno spiegato gli esperti.

Leggi anche: I cambiamenti climatici potrebbero causare una catastrofe: è incredibile

Gli esperti, inoltre, spiegano che il fenomeno potrebbe essere tenuto sotto controllo, facendo in modo che i gatti stiano il più possibile a casa. Una raccomandazione che potrebbe essere valida soprattutto a quella che si configura come la stagione riproduttiva di altre specie animali, come gli uccelli.