In Costiera Amalfitana sbarca il Geo – Archeo – Trekking tra limoni, reperti archeologici e siti romani.

Il Geo – Archeo – Trekking rappresenta un nuovo modo di leggere il territorio ma soprattutto di andare a conoscerlo anche negli aspetti geologici ed archeologici. Questa è la nuova frontiera del turismo all’aria aperta che sarà quello prediletto da qui a qualche mese.

“Noi di Archeoclub Italia lanciamo dalla Costiera Amalfitana il Geo – Archeo –Trekking che è in grado di mettere insieme durante un unico cammino le caratteristiche geologiche di un luogo con la narrazione, l’archeologia e il cammino, il trekking fatto immergendosi non solo nella bellezza naturalistica ma anche in quella archeologica. Il Geo – Archeo – Trekking per Archeoclub d’Italia rappresenta un nuovo modo di leggere il territorio ma soprattutto di andare a conoscerlo anche negli aspetti geologici ed archeologici. E’ bello conoscere la Costiera Amalfitana anche seguendo una lettura innovativa che stiamo cercando di proporre. Il Geo – Archeo – Trekking sarà un punto di forza perché avremo modo di conoscere le realtà legate ai limoneti e alle strutture archeologiche. La stessa Villa Romana di Minori è circondata da limoneti antichi!”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia.

“Questa è la nuova frontiera del turismo all’aria aperta che sarà quello prediletto da qui a qualche mese. Lanciamo il Geo – Archeo – Trekking dalla Costiera Amalfitana in quanto Archeoclub d’Italia è pronta a renderla veramente come un grande eco – museo a cielo aperto. Il Geo – Archeo – Trekking è possibile farlo lungo il Sentiero dei Limoni che unisce in circa 3 Km epoche, stili, culture diverse. Si parte ad esempio dalla Collegiata di Maiori che nel XIII secolo era una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo – Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia – costruita in una rocca a difesa dei Longobardi e demolita in gran parte da un’incursione dei Pisani nel 1137,per poi diventare Basilica dedicata a S. Maria a Mare a seguito del prodigioso ritrovamento in mare della statua lignea per poi visitare gli antichi sistemi idrici, ma anche entrare in antichi limoneti e terminare il percorso alla Villa Romana di Minori del Primo Secolo d.C che sarà oggetto di importanti restauri. Si tratta infatti di una Villa, bella, importante che si trovava in una baia della Costiera Amalfitana lì dove il fiume, Regina Minor, sfocia nel mare. Il Geo – Archeo – Trekking nei luoghi del Sentiero dei Limoni immerge il turista in un tratto di costa ricco di insenature e porti naturali. Siamo in un luogo amato e frequentato dall’aristocrazia romana imperiale che vi ha costruito le proprie residenze, come testimoniano i ritrovamenti di Vietri sul Mare, Amalfi, Positano, Li Galli”.

“Noi ci viviamo in tutta questa ricchezza ed è bello che la stampa venga – ha detto Don Nicola Mammato, Parroco della Collegiata di Maiori – per rendersi portavoce verso l’esterno. Noi ci siamo abituati a tanta bellezza, ricchezza, gastronomia però è bello esportare il tutto all’esterno. Dentro di noi c’è sempre l’animo amalfitano che è andato oltre il Mediterraneo”.

“La Costa amalfitana ma soprattutto le sue aree interne, potrebbero essere il primo cantiere sperimentale, promosso dall’Archeoclub d’Italia – con il suo Dipartimento Architettura e Paesaggi – per costruire una piattaforma strategica condivisa, utile per realizzare un ecomuseo di ultima generazione. L’eco-museo come strumento per realizzare un processo di co-progettazione che coinvolge l’intera armatura territoriale e culturale delle comunità locali – ha dichiarato Francesco Finocchiaro Responsabile Nazionale del Dipartimento Architettura di Archeoclub d’Italia – le istituzioni pubbliche e private, l’associazionismo e le università, gli imprenditori e i proprietari. Il lavoro di ricerca, condotto dall’Archeoclub, ha permesso di definire obiettivi, strumenti e dispositivi possibili, anche in considerazione del recovery fund e delle risorse che si possono attivare.