Uovo di Pasqua salato? Perché no!
Presso un caseificio situato nel Vallo di Diano, più precisamente a Sala Consilina, comune in provincia di Salerno, è avvenuta una vera e propria rivoluzione, questa volta culinaria!
Dopo il pandoro, il panettone e la colomba salata ecco un altro tipico dolce della tradizione cambiare sapore: dalla famiglia dei dolci a quella dei cibi salati.
Questa innovativa rivoluzione di colori e di sapore vede come protagonista uno dei dolci più amati, soprattutto dai bambini, della tradizione pasquale: l’uovo.
Addio al cioccolato, addio al giocattolo al suo interno, ora l’uovo si dipinge del bianco latte vaccino.
La forma rimane invariata, a cambiare è il materiale: sarà interamente di caciocavallo.
E la sorpresa? La sorpresa che nasconde l’uovo al suo interno è tutta commestibile: si tratta di una sontuosa soppressata del Vallo di Diano di carne suina lavorata a “punta di coltello” e aromi.
Nonostante questa trovata possa essere vista come una novità, in realtà l’idea affonda le radici nella tradizione, nel passato.
Agli inizi del Novecento, nel contesto delle emigrazioni dal sud Italia verso le Americhe, i nostri avi per poter portare con sé i loro insaccati erano costretti a nasconderli all’interno dei formaggi.
La motivazione di questo gesto era legata al fatto che l’importazione dei salumi era illegale per motivi d’igiene.
Questa nuova pietanza, proprio per sensibilizzare gli acquirenti sull’interessante background storico, è stata battezzata con il nome di Uovo di Caciocavallo Emigrante.
Comunque sia, l’iniziativa ha ricevuto l’attenzione sperata. Questi 1,5 chili di bontà saranno serviti sulle tavole degli italiani e chissà, mentre si festeggiano le festività pasquali, magari proprio questa pietanza così nuova ci riporterà alla mente la grandi sofferenze e le grandi sfide che i nostri antenati hanno dovuto affrontare e di come noi possiamo considerarci fortunati ora.