Di certo quello che è stato fatto in California può destare in qualcuno delle perplessità. In realtà alla base c’è un progetto ben preciso che potrebbe portare a salvaguardare l’ambiente. Sembra quasi una situazione paradossale, eppure le autorità hanno deciso di portare avanti questo progetto con un obiettivo ben stabilito.
Si tratta del lancio di milioni di sfere nere realizzate con uno specifico materiale plastico e che vengono chiamate sfere d’ombra. Un progetto che è stato messo a punto più volte, prima nel 2008 e successivamente nel 2015. Ma qual è l’obiettivo del LAWPD, il Dipartimento dell’acqua e dell’energia elettrica? Scopriamone di più sui motivi per i quali è stato messo a punto questo progetto.
Il progetto delle palline nei laghi in California
La tecnica in questione è stata messa a punto per la prima volta proprio in California e gli esperti sottolineano che si tratta di un modo molto semplice e anche con costi piuttosto ridotti per attuare un’azione positiva nei confronti dell’ambiente.
L’obiettivo degli esperti, che hanno deciso di compiere questa particolare azione, è quello di ridurre il livello di bromato nelle acque e di fare in modo che non crescano delle alghe.
Tutto è iniziato nel 2008, quando per la prima volta è stato realizzato il progetto. Quella volta sono state gettate 400.000 sfere di plastica in un lago.
In seguito, nel 2015, l’operazione fu ripetuta in un lago di 70 ettari a Los Angeles. In quel caso furono gettate nel bacino di acqua 96 milioni di sfere di materiale plastico. Si parla in particolare di un bacino capace di fornire acqua potabile alla città per un tempo di tre settimane al massimo.
Gli obiettivi erano molteplici. Infatti non solo si puntava all’abbattimento di sostanze contaminanti, ma si voleva anche evitare la crescita delle alghe e allo stesso tempo l’idea era quella di fare in modo che l’acqua evaporasse di meno, per il fenomeno della siccità.
Il metodo delle palline funziona davvero?
Certo, in tanti si chiedono, nel mondo della scienza, se tutto questo possa funzionare bene e se non ci possano essere delle conseguenze dal punto di vista ambientale, ad esempio per la produzione delle palline stesse.
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Quanta acqua richiede, per esempio, la produzione di palline? È davvero di meno rispetto a quella che si riesce a risparmiare attuando il progetto?
Si calcola che, ad esempio, l’utilizzo delle risorse per la produzione di queste palline possa corrispondere a 2,9 milioni di metri cubi di acqua, consentendo di salvare 1,15 milioni di metri cubi di acqua ogni anno.
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Naturalmente il tutto, però, potrebbe essere visto come una misura che porterebbe dei risultati ottimali nel corso degli anni. Gli esperti sottolineano, quindi, che si verificherebbe una compensazione in termini di risorse e di risultati ottenuti nel corso del tempo.