Questa trasparenza è un valido supporto per trasformare il pagamento dell’IMU in un’opportunità concreta di risparmio.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 16 dicembre per il versamento dell’IMU 2025, molti proprietari di immobili potrebbero ignorare la possibilità di usufruire di significative riduzioni sull’imposta.
Le agevolazioni, che possono arrivare fino al 75%, sono legate soprattutto a specifiche modalità di utilizzo degli immobili, come i contratti di locazione a canone concordato, e variano anche a livello locale in base alle delibere comunali.
Riduzioni nazionali sull’IMU per affitti e comodati
A livello nazionale, la principale agevolazione IMU 2025 riguarda i proprietari che affittano i loro immobili con contratti a canone concordato, i quali beneficiano di una riduzione del 75% sull’imposta dovuta. Questa misura è stata confermata anche per il 2025 nell’ambito delle politiche abitative volte a incentivare l’offerta di abitazioni a canoni calmierati, contrastando così l’emergenza abitativa e la tendenza a lasciare gli immobili sfitti o destinati esclusivamente ad affitti brevi.
Un’altra rilevante agevolazione è la riduzione del 50% per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito a parenti in linea retta di primo grado, come genitori e figli.

Per accedere a questo sconto è indispensabile che il contratto di comodato sia regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate, che il proprietario risieda nello stesso Comune dell’immobile e che non detenga più di due abitazioni nello stesso territorio comunale. Analogamente, la medesima riduzione del 50% è riconosciuta anche ai pensionati residenti all’estero, purché in Paesi convenzionati con l’Italia.
Le agevolazioni locali e i benefici per i contribuenti
Molti Comuni hanno adottato ulteriori misure per stimolare il mercato immobiliare e sostenere lo sviluppo territoriale. Un esempio significativo è il Comune di Sarzana, che nel 2024 ha introdotto uno sconto del 30% sull’IMU per i proprietari di locali commerciali sfitti che decidono di affittarli, contribuendo così a rivitalizzare il centro storico e favorire nuove attività economiche.
Questa strategia è destinata a essere replicata anche in altre realtà, soprattutto nelle aree urbane o periferiche a rischio spopolamento o degrado.
In più, una riduzione del 20% è prevista per i contribuenti che optano per la domiciliazione bancaria dell’IMU, una misura introdotta dal Decreto “Rilancio”. Per ottenere questo sconto, è necessario che il contribuente autorizzi il prelievo automatico permanente dal proprio conto corrente entro il 16 giugno, data precedente al versamento dell’acconto IMU.
Tale agevolazione, sebbene non automatica, semplifica la gestione del pagamento sia per i cittadini sia per gli enti locali, garantendo più regolarità negli incassi.
Come verificare le riduzioni disponibili nel proprio Comune
Dal 2025, la definizione delle aliquote IMU deve avvenire tramite un prospetto standardizzato disponibile sul portale del federalismo fiscale, con la pubblicazione dei dati da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Ad oggi, 7019 Comuni su 7896 hanno già adottato questo sistema, permettendo ai contribuenti di verificare facilmente aliquote e agevolazioni applicabili nel proprio territorio.
L’accesso alle informazioni è possibile tramite il sito del MEF, dove inserendo il nome del Comune si può consultare rapidamente la situazione aggiornata, evitando così di perdere eventuali sconti o riduzioni spettanti.
