Il Tribunale di Salerno ha emesso una sentenza riguardante la disputa decennale tra la Fondazione Mariano Bianco Onlus e il Comune di Amalfi. La controversia, iniziata nel 2016, verteva sull’accertamento della proprietà di un complesso edilizio situato ad Amalfi, storicamente legato all’ex orfanotrofio femminile Mariano Bianco.
La Fondazione Mariano Bianco sosteneva di essere proprietaria esclusiva dell’immobile in virtù di un possesso continuato e di un’usucapione maturata nel tempo, facendo risalire il proprio diritto a un decreto regio del 1850 e a successivi atti testamentari di Monsignor Mariano Bianco. Secondo la Fondazione, l’edificio era stato ceduto nel 1854 al Capitolo della Cattedrale di Amalfi per finalità caritative, trasformandosi poi in Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza (I.P.A.B.) e infine nella Fondazione attuale.
Il Comune di Amalfi, invece, ha contestato queste ricostruzione, sostenendo che l’immobile fosse parte del proprio patrimonio e non potesse essere usucapito in quanto bene demaniale. Inoltre, ha evidenziato come l’originaria concessione fosse subordinata a specifiche condizioni risolutive, legate alla destinazione d’uso dell’edificio per scopi assistenziali e scolastici.
Il Tribunale, dopo aver analizzato la complessa documentazione storica e giuridica, ha stabilito che:
La Fondazione non ha fornito prove sufficienti per dimostrare l’intervenuta usucapione.
L’immobile rientra nel patrimonio del Comune di Amalfi, essendo stato ceduto a titolo gratuito con una clausola risolutiva che si è verificata con il cambiamento della destinazione d’uso.
La sentenza ha rigettato le richieste della Fondazione Mariano Bianco, accogliendo invece la domanda riconvenzionale del Comune di Amalfi. Di conseguenza, il Tribunale ha riconosciuto il pieno diritto di proprietà dell’immobile al Comune e ha disposto il rilascio dello stesso da parte della Fondazione.