Come si fa a svegliarsi al mattino ed essere subito molto reattivi? Tutto potrebbe dipendere anche dal suono della sveglia, come spiegano i ricercatori australiani del Royal Melbourne Institute of Technology. Gli esperti hanno infatti individuato quale potrebbe essere considerato il suono migliore per favorire il risveglio, quale sarebbe insomma il più efficace.
Come fa il cervello a risvegliarsi
Le aree cerebrali coinvolte nel risveglio sono in particolare quelle corticali prefrontali. Tuttavia non sono le sole, perché per esempio anche i gangli della base si rivelano fondamentali nell’essere suscettibili ai segnali di allerta.
Gli studiosi hanno scoperto che uno stato di veglia che si rivela più vigile del normale richiederebbe l’intervento di alcuni meccanismi che possono ridistribuire il flusso sanguigno all’interno del cervello.
Inoltre hanno verificato che probabilmente ci sentiamo più intontiti quando ci svegliamo da un sonno leggero piuttosto che da un sonno più profondo, quello che comunemente è chiamato sonno REM.
Quanto incide la frequenza del suono della sveglia
La possibilità di svegliarci in maniera “totale” e migliore comunque varia anche a seconda dell’età, perché per esempio i giovani tra i 18 e i 25 anni hanno bisogno di un suono più forte rispetto agli anziani.
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Tuttavia anche la frequenza del suono e la melodia impostata dalla sveglia potrebbero avere una loro influenza. È risultato infatti che i suoni con frequenza intorno ai 500 Hz potrebbero essere più efficaci nel contrastare il sonno che ci sembra quasi “impossibile da sconfiggere”.
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Proprio intorno ai 500 Hz si situano le suonerie preinstallate nella maggior parte dei cellulari, che tutti utilizzano frequentemente come sveglia. Inoltre gli studiosi si sono accorti che, per quanto riguarda la melodia, le canzoni più famose potrebbero essere molto utili per svegliarsi, specialmente quando sono quelle preferite da colui che dorme. Si potrebbe perciò incoraggiare l’uso di sveglie personalizzate.
