Il Risveglio di un popolo è un film che ha riscosso un grandissimo successo. La pellicola è tratta da una storia realmente accaduta.
Il contesto storico
Nell’ambito del cinema storico, la rappresentazione accurata degli eventi può essere un campo minato. Un film di particolare interesse in questo senso è “The Birth of a Nation”, noto in Italia come “Il Risveglio di un Popolo“, che racconta la storia di Nat Turner, un predicatore schiavo che ha guidato una rivolta nel 1831. Ma in che misura il film rispecchia la realtà storica? E qual è il significato del suo controverso titolo?
Il film è ambientato nel 1909 in Virginia, con Nat Turner, protagonista del film, che vive in una piantagione di cotone con sua madre e sua nonna. Il padre di Nat è costretto a fuggire dopo aver compiuto un atto di ribellione contro un mercante di schiavi. Nat, dotato di un’intelligenza notevole, viene istruito a leggere dalla proprietaria della piantagione, usando la Bibbia come testo. Diventa quindi un predicatore per la comunità degli schiavi, incaricato dagli schiavisti bianchi di predicare l’obbedienza per sedare ogni velleità di insubordinazione.
La trama del film, dunque, è strettamente legata a eventi storici realmente accaduti, in particolare la rivolta degli schiavi guidata da Nat Turner.
Un titolo provocatorio
“The Birth of a Nation” è un titolo che riporta alla mente un altro film omonimo, un capolavoro del cinema muto diretto da D.W. Griffith, famoso per la sua rappresentazione del Ku Klux Klan come custode dell’ordine sociale in pericolo a causa dell’integrazione dei neri in America. Tuttavia, il film diretto da Nate Parker offre una prospettiva completamente diversa: la “nazione” a cui si riferisce è quella della comunità nera che prende consapevolezza di sé come comunità politica.
Riflessioni tematiche e rappresentazione della violenza
Parker affronta coraggiosamente temi di grande attualità, come l’uso opportunistico dei testi religiosi per sostenere cause diverse e talvolta contraddittorie. Il film mette in luce il potere incendiario delle Scritture sacre e il modo in cui Nat passa dall’incoraggiare la sottomissione all’incitare la rivolta, usando la parola di Dio come un invito all’azione.
Tuttavia, il film è stato criticato per la sua rappresentazione dei bianchi come invariabilmente corrotti, sadici e violenti, creando un’escalation di rabbia e risentimento che potrebbe alimentare ulteriori tensioni in una società già razzialmente polarizzata.
Verità storica o efficacia cinematografica?
La seconda parte del film aderisce alla messinscena del western, con un’escalation di violenza e vessazioni che preparano il terreno per la ribellione finale. Questa scelta ha ottenuto un largo appeal popolare, tanto che “The Birth of a Nation” ha vinto il Premio del pubblico al Sundance Film Festival, oltre al Gran premio della giuria. Tuttavia, le scelte narrative e di regia hanno suscitato dubbi sul grado di accuratezza storica del film.
