Foto Facebook
Il richiamo della foresta è tratto da una storia vera? In realtà non pare che ci siano conferme in merito.
Prima di tutto è bene specificare che si tratta di un film, ma in realtà anche di un libro. Lo stesso infatti sarebbe il titolo di un’opera scritta da Jack London.
Il romanzo in questione tra l’altro avrebbe avuto parecchio successo e proprio per questo poi si sarebbe deciso di trasformare la trama in un film, ma questo non è tutto. Pare anche che comunque il film sia diretto da Chris Sanders.
Il punto è che, da come emerge dal web, sembra pure che comunque il film in questione non sia per niente l’unico che sarebbe stato realizzato prendendo spunto proprio dall’opera che presenta lo stesso titolo.
In effetti pare che ci sia un cane come protagonista e sembra che nel film diretto da Sanders non manchino né l’animazione, ma nemmeno la live-action. Il primo film che invece fu realizzato sembra basandosi sulla trama dl libro di Jack London sarebbe stato prodotto nel 1909.
Ciò che pare che abbia colpito tutti coloro che hanno visto il film in questione sarebbe il fatto che comunque Sanders sarebbe riuscito a realizzare effetti davvero particolari, che comunque non solo colpiscono l’attenzione degli osservatori, ma che riescono anche direttamente ad arrivare a suscitare emozioni.
In effetti pare che alcuni elementi siano stati considerati come fotorealistici e soprattutto pare che il cast sia stato particolarmente apprezzato. La scelta degli attori infatti comprende grandi nomi, come per esempio quello di Harrison Ford, ma anche quello di Cara Gee, di Karen Gillan.
Non vi sarebbe però proprio nulla che dimostrerebbe che ci sia una storia vera dietro la trama, che si concentra, come accennato, su un cane. Questo protagonista si chiama Buckley e a quanto pare viene portato via dalla California per finire in un paesino freddo in cui tutti sono frenetici perché si è nel periodo della corsa all’oro e cani come il protagonista sono ideali per trainare le slitte.
Per questo, prima viene maltrattato da alcuni padroni e poi finalmente ne incontra uno buono, ovvero Harrison Ford, che comunque condivide insieme al cane delle avventure. Oltre a questo poi pare che nel film ci sia una morale, in quanto il cane rappresenta, almeno da quello che avrebbe dichiarato Sanders, un po’ l’uomo in generale, che è sempre messo alla prova dalla vita, ma che non per questo debba arrendersi o diventare meno gentile.
La calistenia conquista sempre più italiani grazie a esercizi a corpo libero, app digitali e…
Torna per la XVI edizione il Premio artistico-letterario "Città di Tramonti - Tagliafierro", dedicato alla memoria di Pietro Tagliafierro,…
Con l’inverno aumentano i rischi di muffe e cattivi odori in casa: il fisico Vincenzo…
Tramonti si prepara a vivere un momento magico: martedì 23 dicembre, a partire dalle ore 17:00,…
Non è un addio qualunque, ma il saluto a una donna che ha attraversato il…
L’esperto Barri Ghai illustra i segnali che potrebbero indicare la presenza di entità paranormali in…